Incendio in carcere, quattro agenti intossicati

Brescia, ennesimo disordine in cella: un detenuto ha provocato un incendio bruciando un materasso. La polizia: "Siamo a rischio"

di Milla Prandelli

Ancora disordini nel carcere Nerio Fischione di Brescia, dove ieri attorno alle 11 del mattino un detenuto ha appiccato il fuoco nella propria cella, causando il ferimento e l’intossicazione di quattro agenti della polizia penitenziaria intervenuti per aiutarlo ed evitare per lui lesioni e, forse, di morire tra le fiamme. E ancora una volta il personale in servizio ha messo a repentaglio la propria incolumità. Il detenuto che si è reso protagonista del gesto - hanno fatto sapere le sigle sindacali - "è noto per avere problemi psichiatrici, non avvezzo alle regole e già noto per gravi disordini".

"Ad avere la peggio sono, come sempre, i poliziotti accorsi in soccorso del carcerato i quali hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso degli Spedali Civili per intossicazione e traumi agli arti superiori nel tentativo di salvare il detenuto – dice Calogero Lo Presti, coordinatore regionale Fp Cgile Lombardia Polizia Penitenziaria –. Ormai urgono indifferibili interventi da parte dell’Amministrazione penitenziaria al fine di allontanare con immediatezza i soggetti non rispettosi delle regole penitenziarie ma anche nei confronti di tutti quei soggetti psichiatrici che scontano la loro pena all’interno di strutture non idonee, come il Nerio Fischione, a contenerli".

Non è la prima volta che nella casa circondariale bresciana accadono episodi simili. A febbraio di quest’anno si è registrata una vera e propria rivolta contro gli agenti. Una cinquantina di detenuti aveva scatenato l’inferno, bruciando materassi e suppellettili e uno di loro aveva cercato di evadere, fermato dagli uomini in servizio. Anche in quel caso gli interventi del personale del Nerio Fischione sono stati provvidenziali per salvare la vita a più persone costrette a risiedervi.

Quella volta nessun agente è rimasto ferito, ma la situazione è stata comunque drammatica. Non solo. Alcuni giorni dopo due detenuti hanno litigato nella loro cella e un altro rogo è stato appiccato. Per metterli al sicuro e riportare la situazione alla normalità due agenti hanno subito lievi ferite. Del resto è noto che il carcere Nerio Fischione è uno di quelli, in Italia, con maggiori criticità. La struttura è ritenuta "sotto stress" dalle sigle sindacali. I dati dicono che fino alo scorso dicembre i detenuti erano 354 di cui 158 stranieri a fronte di una capienza regolamentare di 189. In Lombardia la maggior parte dei carceri è alle prese con l’emergenza sovraffollamento.

"La politica, a cui facciamo sempre appello – ha rimarcato Lo Presti – faccia meno passerelle all’interno delle carceri e più fatti con delle modifiche normative affinché renda le carceri luoghi di lavoro sicuri per i poliziotti e dove la riabilitazione dei condannati non sia solo sulla carta ma anche nel concreto". Ieri una risposta è arrivata dai consiglieri comunalei della Lega – Salvini Premier che hanno diramato una nota in cui si legge: "Lo scorso anno il carcere di Brescia è stato giudicato il secondo peggiore d’Italia nel rapporto Antigone. La nostra città merita una struttura di alto livello, sia per tutelare gli agenti della Polizia penitenziaria che per la rieducazione dei detenuti. La nostra solidarietà va agli agenti feriti".