Sondrio, minaccia famiglia e appicca incendio per farsi giustizia: 48enne arrestato

L'uomo è accusato di strage e atti persecutori

Carabinieri di Sondrio (Orlandi)

Carabinieri di Sondrio (Orlandi)

Sondrio, 10 aprile 2020 - Strage e atti persecutori. Con queste accuse è stato arrestato, in Valtellina, un uomo di 48 anni da parte dei carabinieri di Teglio, accusato di aver causato un pericoloso incendio che per fortuna non ha fatto vittime (il reato di tentata strage non è previsto, da qui l'accusa di strage). La misura cautelare, firmata dal gip del Tribunale di Sondrio, nasce dalle indagini della compagnia carabinieri di Sondrio scaturite a seguito dell'incendio. Il 48enne e una donna di 31 anni si sono presentati sotto casa di una famiglia di Poggiridenti per minacciare pesantemente un uomo e suo figlio: secondo la coppia, infatti, il ragazzo avrebbe abusato della donna e volevano, dunque, farsi giustizia da soli.

Sono stati allertati, però, i carabinieri e la coppia si è allontanata. Dopo due giorni, però, il proprietario di casa si è accorto che un incendio è scoppiato all'esterno della sua abitazione. I carabinieri e i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e si sono accorti che qualcuno aveva versato della benzina sul contatore e sui tubi del gas e poi aveva appiccato il fuoco. Le indagini hanno portato all'arresto del 48enne che due sere prima aveva pesantemente minacciato la famiglia. La Procura di Sondrio ha chiesto e ottenuto dal gip una misura cautelare per strage ed atti persecutori, eseguita oggi dai carabinieri.