In Lombardia è già allerta per l’ozono

Per i prossimi tre giorni. Arpa prevede un picco. "È tempo di rilanciare. la mobilità sostenibile"

È già allerta ozono in Lombardia, dove, con il caldo, si sono iniziati a registrare concentrazioni elevate. In nessun Comune si sono ancora superate la soglia di informazione o allarme, ma già da diversi giorni Arpa Lombardia rileva il superamento del valore obiettivo per la protezione della salute pari a 120 microgrammim3 come massima media mobile giornaliera calcolata su otto ore. Anche per i prossimi tre giorni, Arpa prevede esuberi del valore obiettivo, che non dovrebbe essere superato per più di 25 giorni per anno civile. Diversamente dagli inquinanti primari, che sono riscontrabili direttamente in prossimità delle sorgenti che li producono, l’ozono, per effetto dei movimenti e dei rimescolamenti delle masse d’aria che trasportano i precursori come No2 e COV, si può formare a distanza di tempo ed in luoghi anche molto lontani dalle fonti di inquinamento primario, e può a sua volta subire fenomeni di trasporto anche notevoli. Per questo, è necessario agire su più livelli per poter ridurre questo inquinante, dannoso per la salute umana, degli animali e delle flora. A Brescia, provincia sempre ai vertici delle classifiche sulla cattiva qualità dell’aria (ozono e non solo), il Centro Sviluppo Sostenibilità (composto da Comune, Provincia, UniBs, Confindustria, Camera di Commercio, A2A e Fondazione Cab e coordinato da Carmine Trecroci) si è dato l’obiettivo di tagliare del 45% la Co2 equivalente entro il 2030, alzando l’asticella rispetto agli obiettivi europei, agendo su industrie, agricoltura, trasporto. Interventi sollecitati con urgenza anche dalla Rete Ambiente Lombardia (di cui fa parte la bresciana Basta Veleni), attraverso la petizione ‘Apriti cielo’, che in un anno ha raccolto quasi 24mila firme e che è stata nuovamente presentata ieri pomeriggio, in un presidio promosso a Milano. "È tempo di rilanciare con ancora maggiore coraggio e determinazione i progetti e i processi di decarbonizzazione, di adottare programmi di mobilità sostenibile, di efficientamento energetico".