In gita al ghiacciaio dei Forni per trovare lo spirito olimpico

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Sold out nelle reginette alpine della Valtellina. A Livigno e Bormio è assalto di turisti e diventa un’impresa trovare un posto libero in hotel, residence, case di affittanza settimanale, agriturismi per Ferragosto.

"La stagione è soddisfacente - gongola Remo Galli, sindaco di Livigno, la patria dello shopping esentasse -. Un bel segnale dopo due anni di blackout. Investiamo tanto sul turismo sportivo, ma anche sulla cultura, ritenuta fondamentale per fare rete e garantire una ripartenza in grande stile". "Livigno è per noi una scelta obbligata - dicono i villeggianti Graziano Ballabio e Lorena Nespoli da Giussano, in provincia di Monza -. Torniamo spesso qui in vacanza: non potevamo mancare quest’anno con l’afa opprimente in pianura. E facciamo percorsi in bike, il clima lo consente".

Turisti attivi pure a Bormio, non solo relax alle Terme. "La gita ai piedi del ghiacciaio dei Forni a Valfurva è stata spettacolare - assicurano Maurizio Martinelli e la moglie Simona Chiumeo di Milano -. L’abbiamo raggiunto attraverso il sentiero glaciologico alto". E il boom di turisti soddisfa pure i ristoratori. "Siamo costretti ai doppi turni - dice lo chef Massimiliano Tusetti del ristorante “Al Filò“ di Bormio - per soddisfare i numerosi clienti, non solo lombardi".

C’è, infatti, il ritorno, gradito, degli stranieri, come conferma Veronica Mazzola, responsabile dell’Ufficio Marketing di Bormio. "E non manca la curiosità per le Olimpiadi 2026, tanti si informano sull’evento", dice.

Michele Pusterla