In crescita le vacanze brevi: "Bisogna allungare il calendario"

Il direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco traccia le prospettive degli operatori per i prossimi mesi

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Il mondo del turismo dovrà operare ancora nell’assoluta incertezza o quasi e dovrà essere bravo a “inventarsi“ qualcosa per operare in un’epoca in cui il Covid è ancora presente, sebbene faccia meno paura.

"Senza dubbio quest’anno gli operatori e le destinazioni turistiche non potranno operare in quella che si chiama la fase del “turismo post-Covid“. Anzi continueremo a operare nella fase “turismo nel Covid“ – dice Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco –. Il 2022 avrebbe dovuto essere l’anno del recupero del turismo ai livelli pre-Covid, chiaramente non lo sarà. Il ritorno ai livelli del 2019 nella migliore delle ipotesi sarà nel 2023, nella peggiore nel 2024. Le destinazioni e gli operatori turistici dovranno continuare a far fronte a una situazione complessa".

Quali le novità?

"Si è parlato di workation, di nomadi digitali, di revenge travel (viaggiare come vendetta al Covid e al confinamento). Di sostenibilità, di digitalizzazione… Si è parlato tanto, ma per poter operare nel turismo sarà necessario trasformare tutte queste tendenze e applicarle al contesto in cui si vorranno muovere le destinazioni e gli operatori turistici. La realtà del turismo del nostro territorio non è la stessa di altre destinazioni competitor. Neanche il comportamento dei turisti italiani corrisponde al comportamento dei turisti inglesi, tedeschi o di altri mercati…".

Come si potrà chiudere la stagione invernale 2022?

"Sicuramente la seconda parte del 2022 sarà ancora segnata dal turismo nazionale e di prossimità. Se non ci saranno nuove ondate pandemiche, possiamo prospettare il ritorno di un turismo internazionale da Pasqua".

Com’è cambiato il turismo?

"Lo smartworking ha fatto crescere le vacanze brevi, quelle di 2 o 3 giorni, in destinazioni raggiungibili in poco tempo. Si prevede che le persone realizzeranno 34 vacanze in un anno. Conseguentemente, più che parlare di stagionalità o di destagionalizzazione, dovremo considerare che in molte destinazioni turistiche dovrà iniziare un processo di allungamento dell’attività turistica. La tendenza delle micro-vacanze, soprattutto in primavera e autunno, per rigenerarsi e riposarsi, per respirare, continuerà nel 2022. Questo implicherà il bisogno di trovare delle destinazioni aperte, con servizi di ospitalità, ristorazioni e attività turistiche operative. Perché la vacanza è associata al benessere. Da una customer satisfaction effettuata nel periodo natalizio dal Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, per un quarto degli intervistati (26%), uscire dalla propria comfort zone è il modo migliore per resettare tutto e ricominciare da capo. Di questo 26%, due terzi (66%) affermano che soggiornare in un luogo e ambiente diverso dal solito li ha aiutati a ricaricarsi. Mentre oltre la metà (56%) sostiene che li ha portati ad avere uno sguardo diverso sulle cose. Alcuni ad esempio si sentono rinvigoriti dalle novità, come provare una nuova cucina (57%) o sentir parlare un’altra lingua (35%). Dopo 18 mesi di giorni uno uguale all’altro, la voglia di evadere e fare qualcosa di diverso è più forte che mai".

Fulvio D’Eri