Imprenditoria femminile, Sondrio la provincia più rosa

Alla fine di settembre gli addetti delle imprese dell’altra metà del sesso erano quasi 400mila con un peso del 9,8% del totale regionale

Silvia Marchesini è da qualche tempo presidente di Coldiretti Sondrio

Silvia Marchesini è da qualche tempo presidente di Coldiretti Sondrio

Sondrio - In Lombardia essere donna e guidare un’azienda continua a rappresentare un’eccezione. Strano ma vero nonostante tutte le leggi e gli sforzi fatti in questi anni in Italia solo 1,2 milioni di aziende, il 22,6% del totale, sono imprese femminili e la media in Lombardia scende al 19,5%. Solo le provincia di Como, Monza Brianza e Milano si posizionano sotto la media regionale rispettivamente con il 19,4%, 18,5% e il 17,9%. Quest’ultima provincia si posiziona all’ultimo posto nella graduatoria nazionale.

La provincia più "rosa" della Lombardia dal punto di vista dell’imprenditoria femminile è Sondrio con il 24,2%. Questa è anche l’unica provincia della nostra regione che si piazza entro il 50° posto nazionale (42°). I territori lombardi che occupano il secondo e il terzo posto, Pavia e Mantova, sono solo al 71esimo e all’85esimo posto in quella italiana, rispettivamente con il 22,3% e 20,9%. Alla fine di settembre gli addetti delle imprese femminili in Lombardia erano quasi 400mila, con un peso del 9,8% sul totale regionale. Il settore più rilevante è il commercio con poco più di 39mila imprese, 24,7% del totale delle aziende femminili, seguito dai servizi alla persona (21,3mila unità, pari al 13,5%) e dai servizi finanziari, assicurativi e immobiliari (18,5mila ditte, 11,7% del totale).

In Lombardia il 38,6% delle imprese gestite da donne opera come società (26,2% di capitale, 12,4% di persone), mentre la quota di imprese individuali si attesta al 59,4% (quasi 94mila). In Lombardia la quota delle ditte "rosa" risulta in aumento: dal 19% di inizio 2016 al 19,5% di fine 2020 (oltre 3,7mila imprese in più: +2,4%). In calo le province di Mantova, Pavia, Varese, Brescia, Cremona, Sondrio e Lodi (rispettivamente -5,3%, -3,7%, -1,1%, -0,4%, -1,6%, -1,8% e-0,2%, pari a 412, 356, 132, 89, 87, 59 e 6 unità in meno). Viceversa, Milano, Monza Brianza e Como sono i territori che hanno evidenziato le crescite più significative in valori assoluti (rispettivamente +6,6%, +7,7% e +4,6%, pari a circa 3,4mila, 850 e 360 unità in più). Confrontando i dati di fine settembre 2020 con la situazione di inizio 2016, si nota che il numero degli addetti delle aziende "rosa" a livello nazionale è aumentato di oltre 101mila unità (+4,3%), ma la loro quota rispetto al totale è leggermente scesa (dal 14,7% al 14,5%). In Lombardia la crescita è stata di circa 17mila unità (+4,4%), ciononostante la quota diminuisce dal 10,4% al 9,8%.