Emergenza Coronavirus: "In ginocchio e Agenzia Entrate mi pignora"

La rabbia di un imprenditore agricolo di Talamona: violata la normativa emergenziale, vogliono mettere all’asta casa e agriturismo

Talamona, l'imprenditore agricolo Alex Sassella, 47 anni

Talamona, l'imprenditore agricolo Alex Sassella, 47 anni

Talamona (Sondrio), 1 aprile 2020 - «Sono in ginocchio, ma non mi arrendo. L’Agenzia delle Entrate di Sondrio, in piena vigenza del decreto legge “Cura Italia” e in piena emergenza Covid-19, non curante delle disposizioni che sospendono le procedure esecutive nei confronti di tutti i contribuenti, è entrata nel pignoramento avviato tempo fa dalla banca". A parlare è l’imprenditore agricolo Alex Sassella, 47 anni, di Talamona che, nel 2011, aveva avviato lavori per migliorare la sua attività nel paese della Bassa Valtellina, inizialmente condotta con il fratello Alfio poi, nel 2009, ritiratosi.

"L’intento - racconta Alex Sassella, 4 figli minori di cui uno disabile - era quello di ampliare la stalla, la cui realizzazione risaliva al 1998, che aveva 36 mucche da latte e un totale di 70 capi, poi volevamo ampliare e ammodernare l’agriturismo annesso alla fattoria con una cucina nuova e più funzionale, allargando la sala da pranzo per farla diventare di 110 mq, dotando inoltre la struttura ricettiva di altre 5 camere più spaziose di quelle già esistenti e di bagni per disabili. Un progetto sicuramente ambizioso, ma sostenibile, considerato il valore della mia azienda: l’architetto incaricato dalla banca aveva calcolato in un milione e 87mila euro". Poi la doccia fredda, a intervento di ristrutturazione già avviato da Sassella.

«L’impegno finanziario era stato stimato in 800mila euro - racconta il talamonese, ex ragioniere che ha rinunciato a un posto in banca al Monte dei Paschi per l’amore per la terra e la sua Valtellina - e, grazie all’aiuto della Provincia di Sondrio che mi ha sempre sostenuto, avevo in mano circa 467mila euro, in virtù pure dei finanziamenti del Piano di sviluppo agricolo e di quelli per i giovani imprenditori. La banca, invece, che tanto si vanta pubblicamente di essere vicina alle famiglie e agli imprenditori, mi blocca i contributi promessi: “C’è lo spread, c’è la crisi, suo fratello non c’è più in azienda, lei fallirà“, questo l’incoraggiamento.

Per i lavori della stalla nel ’98 e dell’agriturismo il mio debito per il mutuo bancario ammonta a 368mila euro compresi gli interessi che il mio legale sostiene non corretti. Ora l’Agenzia delle Entrate è entrata nel pignoramento, essa per 35mila euro. Mi è stata pignorata pure la casa dei miei genitori, con mamma malata per tutto questo. Anche mia moglie prese un’ischemia per i dolori della vicenda. Vogliono mandare all’asta. Ho fiducia nell’avvocato Carlo Scorza, con studi a Novara e Salerno, che ci assiste e nel Fai che mi ha affidato la gestione dell’alpe Pedroria, per un progetto-traino a livello nazionale".