Olginate, il viadotto Cantù chiude 4 giorni per verifiche strutturali

I camionisti alla guida dei mezzi più pesanti devono allungare il giro di almeno una dozzina di chilometri

Il viadotto Cantù

Il viadotto Cantù

 

Il ponte nuovo di Olginate chiude per quattro giorni. I camionisti alla guida dei mezzi più pesanti devono allungare il giro di almeno una dozzina di chilometri. Da questa mattina alle 9 fino al pomeriggio di venerdì alle 17 non si può infatti passare sul Cesare Cantù, il ponte tra Olginate e Calolziocorte su cui corre la Sp 74 che a breve compie 14 anni.

È in programma "l’esecuzione di controlli e verifiche strutturali", spiega Fabio Valsecchi, dirigente del settore Viabilità dell’Amministrazione provinciale di Lecco, l’ente proprietario e titolare del del viadotto inaugurato il 13 febbraio 2009.

Lo stop a vale solo durante il giorno, dalle 9 alle 17 appunto, mentre dalle 17 in poi si può regolarmente transitare. Si tratta di indagini periodiche, come una sorta di tagliando. Il ponte Cesare Cantù è un gioiello di architettura e ingegneria. È stato realizzato in 3 anni, 10 mesi e 1 giorno e 150mila ore di lavoro. È costata oltre 9 milioni di euro: 7 messi dalla Provincia, 1 milione e mezzo dal Comune di Calolziocorte e gli altri da quello di Olginate. È lungo 220 metri e i due piloni a cui si ancorano gli stralli, cioè i cavi che reggono l’impalcato sospeso, sono alti una trentina di metri. Nel cemento delle fondazioni sono state annegate due medaglie di Papa Giovanni XXIII e della Madonna del bosco del santuario di Imbersago. Gli automobilisti possono utilizzare in alternativa tutti gli altri ponti: quello di Paderno, di Brivio, quello vecchio di Olginate... Gli autotrasportatori invece no, devono allungare il giro fino al Terzo Ponte della Statale 36 a Lecco, perché gli altri hanno limiti di peso.