Il “tenente“ resta solo davanti alle ruspe

No all’alternativa, tutto fermo in attesa della Soprintendenza sui resti di Toussant de la Motte a Desenzano

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di Federica Pacella

Tutto fermo in attesa che la Soprintendenza dia un’indicazione su dove posizionare la cappelletta del tenente austriaco Toussant de la Motte, a San Martino, frazione di Desenzano. Il monumento votivo era stato fatto erigere dalla madre, la contessa Isabella Almasy, per ricordare il figlio, morto il 22 giugno 1859, diventando il primo dei caduti della battaglia di San Martino e Solferino che si sarebbe svolta due giorni dopo. Ora però la cappella deve traslocare, visto che si trova sul tracciato dell’alta velocità, in fase di costruzione da parte di Cepav Due, proprietario dell’area in cui riposa il tenente e che è arrivato ormai a realizzare le trincee per la ferrovia a pochi metri dalla cappelletta. Resta aperta la questione su dove andrà, nonostante da mesi il tema sia al centro di discussione.

L’ente di tutela dei beni culturali aveva individuato un’area vicino all’ex scuola elementare, dall’altra parte della strada. Soluzione che, tuttavia, è apparsa poco consona a Comune e associazioni (Lyons Desenzano, Società San Martino e Solferino, Faro Tricolore), visto che la cappella si troverebbe a due passi dal treno: si preserverebbe la localizzazione originaria, in un ambiente però profondamente mutato rispetto al 1859. Da parte sua, del resto, il Comune di Desenzano ha dichiarato l’indisponibilità a cedere l’area e punta a trasferire il monumento vicino all’Ossario, dove riposano i resti di migliaia di soldati di entrambi gli schieramenti. Di fatto, per ora, tutto è fermo. "Da Cepav Due – ha spiegato il sindaco di Desenzano Guido Malinverno, rispondendo all’interrogazione presentata dai consiglieri Pd Rodolfo Bertoni e Maurizio Maffi – ci è stato detto che stanno aspettando la risposta dalla Soprintendenza per una diversa collocazione, vista l’indisponibilità del Comune.

La situazione dei lavori non consente ulteriore dilazioni di tempo per la risposta. Comunque la tomba non sarà collocata nell’area del comune Desenzano, altrimenti Cepav avrebbe dovuto espropriarla. Il Consorzio ha accettato la decisione e insieme alla Soprintendenza ha deciso di intavolare una discussione per metterla altrove. Noi abbiamo notificato il desiderio di portarla vicino all’ossario anche al Ministero". In questo braccio di ferro per interposta persona, visto che il Comune non riesce a parlare direttamente con la Soprintendenza, le ruspe sono ormai a 10 metri dalla cappelletta e Cepav Due non può aspettare ancora. "Insisteremo col Ministero – sottolinea Malinverno – perché possa rendersi parte attiva nel risolvere la questione, forse è la strada più facile".