Il sindaco sul caos della Super 36 "Rischiamo una figura mondiale"

Mauro Gattinoni "Siamo preoccupati già ora, figuriamoci con l’aumento dei turisti"

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La Statale 36 è una trappola. L’altra pomeriggio, in pieno orario di punta, un tabellone segnaletico è crollato sul Terzo ponte della Milano – Lecco. Solo per puro caso non ci sono stati feriti. Il cartellone caduto era pericolante da giorni dopo essere stato urtato da un camionista, eppure nessuno lo ha sistemato prima che il vento lo facesse schiantare sull’asfalto. "Il risultato è che oggi stiamo parlando ancora, purtroppo, "solamente" di un assurdo traffico e non, per fortuna, di altro – commenta il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. Siamo preoccupati già dell’attuale situazione, figuriamoci con l’incremento del turismo estivo. Immaginatevi la figuraccia in diretta mondiale se un caso del genere succedesse in piena Olimpiade 2026. Mi correggo: a condizioni attuali, abbiamo già la matematica certezza che qualcosa del genere succederà durante le Olimpiadi, visto che contiamo mediamente due interruzioni della SS 36 a settimana". È successo pure ieri per alcuni incidenti in serie. Per sistemare la 36 e la viabilità provinciale sono stati stanziati 265 milioni di euro, ma i lavori non sono stati nemmeno progettati. In attesa degli interventi il sindaco suggerisce "partenze intelligenti", smart working, spesa online e mezzi pubblici per non intasare le strade. Dall’opposizione e dalla Provincia rispediscono però i consigli al mittente. "Le modifiche alla viabilità di Lecco si stanno rivelando ogni giorno più sbagliate", lo accusano i consiglieri di "Lecco merità di più". "Iniziamo ad aprire il Ponte vecchio in entrata verso Lecco", gli replica il vice presidente di Villa Locatelli Mattia Miceli. E intanto lecchesi e non restano in coda, con il rischio che un cartello crolli loro in testa. D.D.S.