Il sindaco Scaramellini: "Un ospedale nuovo per Sondrio"

Il primo cittadino del capouogo: chiediamo risorse aggiuntive alla Regione per un polo all’avanguardia

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Riorganizzazione della sanità in provincia. Un tema tanto delicato quanto importante sul quale, venerdì sera, si è cercato di fare il punto nella Conferenza dei capigruppo riunitasi a Palazzo Pretorio. Allo stato attuale i documenti sul tavolo del Pirellone sono tre: il piano redatto mesi orsono dal Politecnico di Milano su mandato di Regione Lombardia, quello del "Comitato a difesa della sanità di montagna – Io sto con il Morelli" sottoscritto dai sindaci dell’Alta Valle e quello sortito dal tavolo provinciale che ha ottenuto l’approvazione dei rappresentanti dei 4 mandamenti di Chiavenna, Morbegno, Sondrio e Tirano. Ed è proprio quest’ultimo, stilato dal gruppo di lavoro coordinato dal dottor Roberto Scaramellini, ad essere stato illustrato nel dettaglio e messo a confronto con gli altri. "L’obiettivo è potenziare tutti e 4 i presidi garantendone la vocazione pubblica – ha premesso il dottor Scaramellini –. Per quanto riguarda Chiavenna e Morbegno le linee non differiscono di molto. L’ospedale di Sondrio pensiamo debba fare un salto di qualità con investimenti strutturali e in termini di materiale umano per svolgere un ruolo baricentrico a cui affiancare anche alte specialità. Dobbiamo avere la capacità di portare dei professionisti e concentrare nel capoluogo le specialità più complesse anche per essere più attrattivi da fuori provincia. Il piano dell’Alta Valle insiste invece su un importante salto di qualità al Morelli: in tal caso, il punto di riferimento per la provincia sarebbe a Gravedona ma, come amministratori, il nostro scopo è puntare su una sanità pubblica". "Alla Regione chiediamo risorse aggiuntive per un ospedale realizzato ex novo o fortemente rinnovato ma con un progetto globale che lo porti ad essere all’avanguardia – ha aggiunto il sindaco Marco Scaramellini –. Il nostro è l’unico capoluogo lombardo che negli ultimi decenni non ha avuto un ospedale nuovo". "Su Sondalo nessuno ha mai pensato di chiudere il presidio – ha ribadito il dottor Scaramellini –. Nel nostro documento abbiamo riconosciuto la validità e le eccellenze del Morelli che vanno mantenute come il trattamento delle patologie tubercolari, pneumologiche e l’Unità spinale. Ci piacerebbe inoltre che potesse diventare un centro di ricerca a carattere scientifico anche a valenza nazionale. Ma abbiamo pensato al Morelli anche come un presidio per l’Alta Valle e per la sua popolazione, oltre che per i turisti, con tutte quelle specialità necessarie come l’ortopedia traumatologica, la chirurgia generale, il punto nascite e medicina. Riteniamo però che i pazienti più complessi sia giusto trattarli in un polo unico a Sondrio, ma solo dopo importanti investimenti strutturali". Francesca Nera