Il Covid entra anche alle medie e alle scuole elementari Alta Valtellina “maglia nera”

Interessate tre classi del piccolo Tibet di Bormio e Valdisotto

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E anche ieri il mondo della scuola valtellinese, come del resto quello di tutta Italia, ha dovuto fare i conti con alcuni casi di alunni e studenti trovati positivi al Covid 19. Con il progressivo e (purtroppo) inesorabile aumento dei casi di contagio fatti registrare in tutto il Paese, aumentano ovviamente i casi all’interno delle classi. Gli istituti scolastici, probabilmente, sono uno dei luoghi più sicuri ma è tutto quel che gli gira attorno, trasporti e assembramenti post scuola, che determina l’aumento di casi e che ha consigliato il Governo e la Regione Lombardia ad imporre, per le scuole superiori, la Dad (Didattica a distanza) a partire dalla prossima settimana. Intanto i casi aumentano di giorno in giorno così come le classi poste in quarantena da Ats della Montagna, soggetto che gestisce in tutto e per tutto questa problematica.

La zona più colpita ieri dal Covid, perlomeno per quel che riguarda gli istituti scolastici, è l’Alta Valtellina con tre casi registrati nelle ultime 24 ore, che hanno costretto alla quarantena altrettante classi. Una studentesse o uno studenti di una 3^ media dell’Ic Luigi Credaro di Livigno è risultato positivo al tampone, e così da ieri anche i compagni di classe dovranno seguire le lezioni da casa e non potranno uscire dalle mura domestiche, essendo posti in regine di quarantena. Quarantena anche per una 3ª della scuola media Anzi di Bormio e per una classe 2ª elementare di Valdisotto. In quarantena, infine, anche la 1ª D delle medie dell’Ic Damiani di Morbegno e la 1ª F delle medie Sassi dell’Ic Paesi Orobici di Sondrio. Ricordiamo che gli alunni e gli studenti posti in quarantena, passati i 10 giorni, dovranno o, meglio, potranno eseguire un tampone che, se negativo, permetterà loro di ritornare a scuola. Ma una circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre e una della Regione Lombardia del 19 ottobre permettono ai cosiddetti "contatti stretti asintomatici" (chi è stato a contatto con l’alunno o lo studente nelle 48 ore precedenti la scoperta della positività) di ritornare a scuola dopo 14 giorni senza dover obbligatoriamente effettuare il tampone.

Fulvio D’Eri