"Il Comune è senza colpe, non risarcisce"

Delebio, il sindaco aveva risposto così alla giovane coppia la cui casa fu travolta dal torrente in piena durante l’alluvione del 2019

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di Michele Pusterla

Si sono trovati, all’improvviso, in una notte del giugno 2019, con la loro casa in località Tavani, nel territorio comunale di Delebio, totalmente investita dai detriti del vicino torrente Madriasco in piena, dopo diversi giorni di pioggia torrenziale. All’interno i vestiti di entrambi, gli elettrodomestici, alcuni beni di proprietà, addirittura un paio di fucili da caccia legalmente detenuti (perchè lui è un appassionato cacciatore) che, a fatica, vennero recuperati dai Vigili del fuoco con i carabinieri, su precisa indicazione della famiglia alluvionata.

Il carpentiere Walter Biavaschi, 42 anni, un’occupazione non stabile in Svizzera, e la moglie Samantha Paggi, 34 anni, operaia in uno stabilimento in Valchiavenna, oggi mamma di due splendidi bambini, un maschio e una femmina di pochi mesi, hanno sperato in un aiuto dagli enti pubblici, in primo luogo dal Comune di residenza e dalla Regione Lombardia, ma sono rimasti delusi, totalmente a bocca asciutta. Dopo tre anni.

"Poi dicono, certi politici, che vogliono aiutare i giovani a continuare a vivere nei paesi di montagna - esclama Samantha, molto battagliera -. Non abbiamo ricevuto il becco di un quattrino, per rimetterci in sesto, le domande per ottenere un contributo pubblico che ci consentisse di riparare i danni all’abitazione acquistata e sistemata con tanti sacrifici sono rimaste lettera morta. Pensi che, all’epoca, si parlò di un aiuto di 5mila euro per le famiglie colpite dagli eventi calamitosi, per i primi bisogni. Presentammo in Municipio regolare domanda, non ci è arrivata una lira...".

La coppia, all’epoca in attesa del primo figlio, salvatasi per un soffio dalla tracimazione del torrente, fu dunque costretta a lasciare la casetta - un tempo un mulino, poi trasformato in abitazione con tanto di certificato di abitabilità rilasciato dall’ente pubblico comunale che incassava le tasse - ai margini del corso d’acqua esondato, si sono dovuti trasferire in un piccolo alloggio a Novate Mezzola.

"Prima di conoscermi l’aveva preso Samantha, ed è stata una fortuna che c’è questo piccolo alloggio - spiega Walter - altrimenti saremmo su una strada, se fosse per gli aiuti pubblici...".

"A riscontro della sua lettera di richiesta di risarcimento danni del 2 dicembre 2020 - scrive a Biavaschi il sindaco di Delebio Erica Alberti, in data 15 dicembre - il Comune nega qualsivoglia responsabilità e, comunque, qualsiasi richiesta risarcitoria".L’avvocato della famiglia, Enza Mainini con studio a Morbegno, è di parere opposto. E cercheremo di capire il perchè.