"I colpevoli del danno non sono certo dei turisti"

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Chi ha tagliato il masso in Val di Mello non è di certo un turista ma una persona che ha pensato di poterla "fare franca". E che, se scoperta, va punita. Questa l’opinione della guida alpina Jacopo Merizzi che fa parte del Comitato per la difesa della Val di Mello e che ha segnalato l’accaduto. La denuncia contro ignoti è partita perché l’atto vandalico commesso nella settimana prima di Pasqua sul sentiero vicino al "Bidet della Contessa", uno splendido specchio d’acqua che nei giorni scorsi ha richiamato un alto numero di turisti, non deve rimanere impunito. "Di fronte a certi gesti non si può che rimanere sgomenti – dice Merizzi -, non ci sono parole. Lo sfregio a questo masso erratico, particolare in Val di Mello e proveniente probabilmente dalle cime di Chiareggio, me l’ha segnalato il collega Michele Comi giovedì scorso, ma un’altra persona mi ha detto che l’aveva notato già il martedì. Questa infingarda persona ha pensato "tanto nessuno se ne accorgerà"… E di certo non è un turista perché questo sfregio è stato fatto con l’ausilio di un piccolo escavatore. Difficile che un turista transiti su un mezzo del genere. È impossibile risalire al colpevole mi ha detto un amministratore della Valmasino, rompere l’omertà che vige in valle. Io, però, dico che gli unici interessati a quello spacco, sono quelli con permesso su quel tratto di strada. E per quanto ne sappiamo sono ben pochi… ma sappiamo anche che non hanno mai avuto bisogno di allargare la strada. Mi chiedo: forse qualcuno ha comprato un mezzo di trasporto più grande? E’ solo un’ipotesi, sia chiaro". Ma secondo lei è possibile creare una coscienza sociale che eviti questi episodi? "Una speranza c’è, perché negli ultimi incontri voluti da Parco Nord Milano hanno partecipato tanti giovani che hanno mostrato una grande sensibilità". F.D’E.