Giallo di Grosotto, la salma di Veronica restituita alla famiglia

Nell’abitazione ai margini del bosco dove venne massacrato Lucchini sono giunti da Parma i carabinieri del Ris, coadiuvati dai colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio e supportati dai militari della caserma di Grosotto di Michele Pusterla

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Grosio (Sondrio), 11 novembre 2014 - È fissata oggi davanti al gip Carlo Camnasio l’udienza con i consulenti di parte, dopo l’appello dei genitori, per verificare la possibilità di restituzione alla famiglia della salma di Veronica Balsamo, la 23enne cameriera di Tiolo trovata senza vita ai piedi di un dirupo lo scorso 24 agosto a Roncale, nel territorio di Grosotto. Non dovrebbero esserci ostacoli al dissequestro del cadavere che, dunque, nei prossimi giorni potrebbe tornare a casa, per il funerale prima della cremazione come annunciato dalla madre della ragazza nelle scorse settimane.

Il 18 novembre, invece, lo stesso giudice - in regime di incidente probatorio - affiderà a Giuseppe Giunta, direttore del Centro psicosociale di Bellano, la perizia psichiatrica su Emanuele Casula (la difesa nominerà il valtellinese Claudio Marcassoli), il 18enne apprendista saldatore di Grosotto, dal 4 ottobre in carcere (ora al San Quirico di Monza) con le accuse di omicidio volontario di Veronica, occultamento di cadavere e tentato omicidio del collaboratore parrocchiale Gianmario Lucchini, 32 anni, gravemente ferito a colpi di cacciavite nella baita di San Martino, sempre nel Comune di Grosotto. E ieri, con inizio alle 10, nell’abitazione ai margini del bosco dove venne massacrato Lucchini sono giunti da Parma i carabinieri del Ris, coadiuvati dai colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio e supportati dai militari della caserma di Grosotto.

L’intervento si prefiggeva di ripetere gli esami già effettuati nelle scorse settimane, in particolare per rilevare tracce di sangue del chierichetto e di colui che gli inquirenti ritengono sia stato il suo aggressore, ora in cella. Sul posto c’era pure il criminologo Ezio Denti di Varese, nominato dall’avvocato Francesco Romualdi di Sondrio per le indagini difensive a favore di Casula. Gli esperti dei Ris, con chi ha preso parte agli esami, venerdì si ritroveranno a Parma per fare il punto. Entro il 20 novembre dovrebbe essere depositata in Procura la relazione, come pure per lo stesso giorno sarà consegnata a Palazzo di giustizia la perizia definitiva - dopo i 30 giorni di proroga - del genetista Marzio Capra. Il primo e parziale rapporto rilevò la presenza di sangue di Casula sul cacciavite, usato per colpire Lucchini alla testa e in altre parti del corpo, e tracce ematiche riconducibili a Veronica e Gianmario sui pantaloni indossati dall’arrestato in quella maledetta notte.