Giro d’Italia Under, quarta frazione ma successo pieno per la Valle

La Chiuro – Chiavenna ha chiuso una due giorni a tutto ciclismo in provincia di Sondrio. Dopo essere arrivata lunedì a S.ta Caterina Valfurva, sede dell’arrivo della tappa numero 3 con partenza da Pinzolo per un totale di 177.1 km, la carovana del Giro Under 23 ha vissuto ieri una giornata tutta in provincia di Sondrio con la disputa della 4^ frazione, la Chiuro – Chiavenna di 101.1 chilometri. Dopo le fatiche di lunedì, i ciclisti, che hanno superato Tonale, Aprica, scesi a Tirano, si sono inerpicati fino al passo della Guspessa, vicino al Mortirolo, e poi già a Grosio in picchiata prima dell’ascesa finale fino a S.ta Caterina. I girini ieri hanno potuto godersi un po’ il panorama (si fa per dire) in una tappa ondulata con arrivo a Chiavenna.

"La vetrina della partenza di tappa del Giro d’Italia Giovani Under 23 per noi è importante - ha detto Tiziano Maffezzini, sindaco di Chiuro - per mostrare al mondo la valenza viti-vinicola di questo territorio. In questo Paese si concentra la produzione di vini prestigiosi, conosciuti in tutto il mondo. Il cicloturismo e la mobilità lenta sono oggi parte integrante di questo territorio".

"Abbiamo già conosciuto in passato il Giro d’Italia U23, grande occasione per portare sul territorio i giovani campioni - ha aggiunto Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna -, ma soprattutto la vetrina migliore per raccontare il nostro territorio, le sue bellezze ambientali, culturali e storiche, la ricchezza enogastronomica. In questi anni abbiamo investito sul tema della mobilità. Il lavoro del Consorzio turistico della Valchiavenna va in questa direzione, partendo dalle infrastrutture che gli enti locali hanno costruito, innanzitutto la pista ciclabile della Valchiavenna che è molto frequentata e in questi giorni ha vinto un premio agli Italian green road award. Abbiamo riscontri importanti in termini di presenze e di progetti che nascono, tra cui la prima Gravel marathon Valle Spluga. Giovani e sport sono sicuramente la scommessa verso il futuro".

Fulvio D’Eri