Sondrio, i giovani riscoprono la passione di coltivare la terra

Bilancio positivo nella Giornata del ringraziamento

 Confronto sul sagrato della chiesa

Confronto sul sagrato della chiesa

Sondrio, 12 novembre 2018 -Sono state giornate davvero intense e ricche di soddisfazioni queste ultime per la Coldiretti di Sondrio: dopo l’inaugurazione, sabato mattina, del tanto atteso mercato coperto a Sondrio, ieri gli agricoltori si sono ritrovati a Villa di Tirano, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, per la 68esima Giornata provinciale del ringraziamento per i doni della terra. Un appuntamento molto sentito, un momento di festa e riflessione a chiusura della stagione agricola diventato negli anni l’occasione, anche, per fare il punto sulla situazione del comparto agricolo in Valtellina e Valchiavenna. «L’ultima stagione agricola è andata discretamente, sono stati registrati problemi in alcuni comparti, come quello delle mele, legati al maltempo e in particolare alla grandine, ma abbiamo trovato appoggio in Regione Lombardia – dice Silvia Marchesini, alla sua prima Giornata del ringraziamento da presidente provinciale di Coldiretti –. Nel settore lattiero-caseario le Cooperative locali sono molto valide, e il latte viene valorizzato molto più che in altre realtà. Ma l’aspetto più positivo che mi sento di sottolineare è la presenza dei giovani: quest’anno abbiamo avuto un centinaio di nuovi inserimenti in Coldiretti».

Durante la messa, celebrata da monsignor Giuseppe Sciacca (vescovo titolare di Fondi nonché segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica della Santa Sede) gli agricoltori hanno offerto all’altare i doni della terra. Poi sul sagrato della chiesa si è svolto un momento di approfondimento con gli interventi delle autorità e la benedizione dei mezzi agricoli, seguito dal pranzo al polifunzionale. «Desidero esprimere i miei più sentiti apprezzamenti per l’evento che denota, nella sua profondità, un aspetto estremamente nobile in quanto valorizza il territorio, l’agricoltura e i prodotti che la terra mirabilmente ci offre – le parole del prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia –. Tutelare il patrimonio agricolo locale e farlo conoscere alle nuove generazioni si dimostra prezioso ed educativo perché non dimentichiamo che i frutti sono la storia di tanti sacrifici, espressi in una creatività singolare e ricca di colori».