Sondrio, Giorgio più forte della sua sindrome: soddisfazione all'Itas

Studente, famiglia e docenti felici per il risultato ottenuto. Già provata l’esperienza lavorativa

Le prof Sonia Fanoni, Marianna Azzola, Oriana Zubiani e Venera Samuele con Giorgio Cincera

Le prof Sonia Fanoni, Marianna Azzola, Oriana Zubiani e Venera Samuele con Giorgio Cincera

Sondrio -  Giorgio Cincera, 20 anni, affetto da disturbo pervasivo dello sviluppo (sindrome dello spettro autistico) è il primo di quattro fratelli. Ha frequentato per cinque anni l’Itas di Sondrio con molto impegno, superando momenti di difficoltà che non gli hanno impedito di conseguire un risultato straordinario. Giorgio è stato, e continua ad essere, supportato da tutta la famiglia la quale si è fatta carico del suo percorso scolastico. La collaborazione scuola-famiglia è stata efficace. Le scelte educative sono state condivise e il lavoro "di rete", come lo definisce la madre, è stato determinante per creare intorno a Giorgio un ambiente su misura. Da citare le altre importanti agenzie educative che si sono prese cura di lui: il Centro psicoeducativo di Mossini e la Npi dell’ospedale di Sondrio.

«Dei 5 anni alla scuola superiore gli ultimi 3 sono stati decisivi – dice mamma Rita -. Giorgio ha scelto di seguire l’indirizzo di viticoltura e enologia e le previste attività di ex alternanza scuola lavoro lo hanno portato a vivere l’esperienza di “lavoro” al Birrificio Pintalpina di Chiuro. L’attività è stata per lui molto gratificante in quanto percepita come un lavoro a tutti gli effetti e non un’alternativa di fortuna. Proseguirà l’esperienza almeno per un altro anno grazie al lavoro sinergico delle parti che si sono mobilitate in tempo per concepire un progetto che andasse oltre la fine degli studi. È un ragazzo dalle spiccate doti umane, buono, trasparente, un lavoratore instancabile".

Che effetto ti ha fatto ottenere il punteggio massimo, 100/100? Lui candidamente: "Felicità". Si è trovato a suo agio e ha potuto esprimere il suo potenziale. È dotato di uno straordinario talento per il disegno, il fumetto in particolare e la modalità grafica di esprimersi è stata fondamentale. Il disegno è protagonista nella tesina per l’esame intitolata “In fermento: birra e altri fermentati”. La mamma riassume così l’esperienza a scuola: "Ho respirato collaborazione, affetto, stima. L’ho seguito nella preparazione all’esame e mi sono resa conto di quanto fosse importante quel traguardo, ho vissuto la sua ansia della vigilia e la gioia del “dopo”". Grande orgoglio, dunque, per la famiglia, ma anche per il team che lo ha seguito passo passo: la professoressa Venera Samuele, l’assistente educativa Marianna Azzola, la referente per la disabilità professoressa Oriana Zubiani e la collega Sonia Fanoni che ha dato il suo prezioso e personale contributo nell’ambito del suo tirocinio formativo attivo.