Funghi, una buona stagione: tutti in Valle a caccia del bottino grosso

Il commento di Marisa Bucchieri, micologa dell’Ats della Montagna

Una rassegna dedicata ai funghi

Una rassegna dedicata ai funghi

Sondrio, 20 agosto 2019 - Scatena gola e competizione la raccolta di porcini di questi giorni. Tanti si stanno avventurando nei boschi della Valle sperando di tornare a casa con un bottino più ricco del vicino di casa, in quella che sembra davvero una stagione fortunata.

«È sempre molto difficile fare previsioni, ma le premesse ci sono tutte», dichiara Marisa Bucchieri, micologa dell’Ats della Montagna che, nel suo ufficio di Morbegno, registra di media una trentina di accessi l’anno, in maggioranza turisti di passaggio. «Le sedi che lavorano di più - precisa - sono quelle turistiche: Sondrio per Aprica e Valmalenco e Bormio per l’Alta Valle». Con la giusta dose di acqua e caldo, la crescita del re del sottobosco e dei sui cugini è favorita. Ecco spigata la generosità di una delle prime vere buttate, con funghi scovati «per lo più sopra i 1000 metri, in base a quanto mi riferiscono i cercatori», spiega. Come arrivata, però, la manna se ne va senza troppo rumore. «Si trovano già esemplari maturi, non più i giovani, ma tra i fungiatt c’è ottimismo: si abbasseranno di quota». Dopotutto siamo solo all’inizio, basta che il vento, acerrimo nemico del nemico del bosco, se ne stia alla larga. Nelle sporte che, ricorda Bucchieri, «devono essere rigide e areate, per favorire la dispersione delle spore e per non rovinare i funghi», si trovano per lo più porcini e finferli (o cantarelli), le specie più conosciute e apprezzate. Non le uniche, però, per questo la prudenza è d’obbligo. Se non si ha l’occhio allenato, ad esempio, c’è il rischio di confondere il porcino con un altro boleto dal gusto amaro: il porcino di fiele. «In caso di dubbio meglio lasciare il fungo dov’è, senza romperlo o danneggiarlo: anche quelli non commestibili svolgono importanti funzioni».

Non bisogna dimenticare poi il massimo di 3 kg a testa e l’equipaggiamento idoneo: scarponcini, pantaloni lunghi ed eventuale bastone. Si sa che il valtellinese medio adora addentrarsi nel bosco a caccia di miceti, quanti invece reputassero l’attività troppo scomoda possono attendere l’arrivo dei rifornimenti nei negozi di frutta e verdura. Come per tutte le merci, il prezzo al kg varia in base alla legge della domanda e dell’offerta. Per il porcino siamo tra i 15 e i 30 euro al kg, poco meno per i giallini.