Fuggito in Montenegro, sì all’estradizione

Riella era evaso mentre visitava al cimitero la tomba della madre

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Il Montenegro ha dato il nulla osta all’estradizione di Massimo Riella. Ora il suo arrivo in Italia passa all’Interpol, che si interfaccerà con il ministero della Giustizia e con la polizia penitenziaria che lo trasferirà in una struttura carceraria: sicuramente non a Como. Riella, 49 anni compiuti due giorni fa nel carcere di Podgorica, dove è rinchiuso dal 16 luglio, era detenuto a Como con l’accusa di aver rapinato a ottobre 2021 una coppia di ottantenni, minacciati con un coltello nella loro abitazione di Consiglio di Rumo: rapina per la quale è stato ora chiesto il giudizio immediato. A dicembre era stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare e a gennaio si era arrampicato sul tetto del Bassone: lui aveva detto per protesta, la Procura aveva qualificato quella condotta come tentata evasione. Il 12 marzo aveva ottenuto il permesso di fare visita alla madre, morta poco prima e seppellita nel cimitero di Brenzio, frazione di Gravedona e Uniti. Ma quando si trovava a pochi passi dalla tomba e gli agenti di polizia penitenziaria gli avevano tolto le manette, pur mantenendolo circondato, Riella era riuscito a sferrare un paio di gomitate e a gettarsi in un dirupo. Per riapparire solo in Montenegro quattro mesi dopo, colpito da un mandato di cattura internazionale.Pa.Pi.