Frana in Valdidentro: evacuati residenti e i bambini della colonia tornano a casa

Un nuovo smottamento ha aggravato la situazione nel Comune

Frana in Valdidentro

Frana in Valdidentro

Sondrio, 22 luglio 2018 - Una nuova frana nella notte tra venerdì e sabato, ha aggravato la situazione nel Comune di Valdidentro, dove venerdì pomeriggio, a causa di un violento temporale, si è verificato un primo smottamento. Nessuna persona è rimasta ferita, non si riportano danni ad edifici, solo due strade bloccate e tanti detriti da rimuovere. E nessuna persona è mai rimasta isolata.

Complessivamente, tenendo conto della prima colata detritica di venerdì pomeriggio e quella delle quattro di mattina di sabato, sono scesi tra i 5 e i 10mila metri cubi di materiale. Materiale che si è lavorato per rimuovere, fin dal primo momento. «La colata si è registrata sul versante delle cime di Plator, sopra l’abitato di Pedenosso, che ha ostruito anche l’alveo del torrente Scianno, nei pressi di Isolaccia, come accaduto già l’anno scorso – spiega il primo cittadino di Valdidentro, Massimiliano Trabucchi, al lavoro da due giorni per la gestione della situazione «d’emergenza» - La seconda colata si è verificata in prossimità della prima». Le persone evacuate, in via precauzionale, dall’amministrazione sono state in tutto 80, 20 residenti e 60 bambini comaschi ospiti della colonia (i piccoli sono già a casa). Questi ultimi erano stati sistemati nel centro polifunzionale del paese, adattato per l’occasione. Allarme cessato anche per i 20 residenti che avevano dormito in hotel o da parenti. «Abbiamo effettuato un sopralluogo con i tecnici della Regione per capire quali sono gli interventi di prima necessità. Sono partite immediatamente, comunque, le operazioni di messa in sicurezza e pulizia dell’alveo dello Scianno che sono proseguite ieri e probabilmente andranno avanti nei prossimi giorni. Questo perché il materiale franoso sceso è stato tanto e c’è parecchio lavoro da fare».

È stato messo in sicurezza, inoltre, un tornante sulla strada per Cancano che è stata chiusa, così come quella per il piccolo abitato di Sant’Antonio con ordinanza che ne disponeva il divieto di transito fino alle 12 di ieri. «Quest’ultima è stata liberata dai detriti, ora sarà necessaria una valutazione rispetto alla sicurezza della strada. Stesso discorso per la via per Cancano, denominata Decauville», sempre Trabucchi. «Il bel tempo, previsto per domani (oggi per chi legge, ndr.) ci darebbe sicuramente una mano – conclude – Abbiamo cercato di intervenire il più presto possibile perché in questi casi la tempestività è l’unica arma per evitare grossi danni».