Sopralluogo in Val Masino dopo la frana: "Serve più monitoraggio"

Intananto in Valchiavenna via libera sulla Statale 36

Elio Moretti, Simone Songini e Massimo Sertori nel corso del sopralluogo (Anp)

Elio Moretti, Simone Songini e Massimo Sertori nel corso del sopralluogo (Anp)

Val Masino (Sondrio), 8 febbraio 2019 - L'assessore alla montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori, ieri mattina, insieme al sindaco di Val Masino Simone Songini e al presidente della Provincia, Elio Moretti, ha effettuato un sopralluogo nel Comune retico, frazione Cataeggio che, lunedì scorso è stato teatro di una frana che si è staccata da un versante dello Scaiun.

«Il sistema di monitoraggio – ha sottolineato Sertori - ha funzionato. Gli interventi tempestivi hanno messo in sicurezza l’intera area coinvolta e, grazie alla segnalazione del sindaco, le istituzioni si sono mosse in maniera rapida scongiurando danni maggiori e pericoli per i residenti. Regione, amministrazione comunale e Provincia di Sondrio hanno lavorato sinergicamente, tenendosi costantemente in contatto durante l’emergenza. Ora i sistemi di monitoraggio saranno portati avanti e potenziati in modo da ripristinare e mettere in sicurezza l’area. La cittadinanza deve sapere che le istituzioni terranno alta l’attenzione e assicureranno la loro vicinanza al territorio». L’allarme era scattato lunedì scorso quando, per la terza volta nell’arco di un anno – un primo episodio nel febbraio del 2018 ed un secondo a novembre – lo Sciaun ha mostrato tutta la sua fragilità.

Causa del cedimento – si parla di diverse migliaia di metri cubi di materiale – l’abbondante nevicata della scorsa settimana che, unita al dilavamento e allo sbalzo termico, ha peggiorato una situazione già precaria. Ad essere evacuate a causa del pericolo costituito dai grossi massi che sono arrivati a lambire le prime abitazioni ben 16 famiglie: 39 abitanti in tutto mentre gli alunni della scuola di Cataeggio sono stati ospitati nella Casa delle guide, messa a disposizione dalla Cm di Morbegno. Sembrerebbe, invece, essersi stabilizzato l’altro fronte franoso che, in provincia, ha destato qualche allarme nei giorni scorsi: da ieri pomeriggio – verso le 15 – infatti la statale 36 è nuovamente stata aperta al traffico. La strada era stata chiusa domenica – ed il traffico deviato, a senso unico alternato, sulla bretella alternativa – in seguito ad un movimento delle rocce superiore ai 4 millimetri al giorno.