Frana in Valtellina, Chiareggio e Chiesa sotto choc: "Un tunnel l’unica soluzione"

C'è molta incredulità: "Un tale dramma era impensabile"

Sopralluogo a Chiareggio

Sopralluogo a Chiareggio

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 14 agosto 2020 -  Clima tetro in paese. è un Ferragosto diverso da tutti gli altri quello che ci si appresta a vivere nelle strade di solito percorse da gente in procinto di partire per un’escursione o di godersi una giornata di vacanza. Dopo la tragedia di mercoledì a Chiareggio, invece, nessuno ha voglia di divertirsi. "Non ce l’aspettavamo – afferma un anziano di Chiesa – uno non s’immagina possa capitare a noi. Si pensa sempre che simili tragedie si verifichino da altre parti, di non esserne toccati. La gente è scossa – prosegue – c’è solo silenzio. Siamo tutti addolorati. Amiamo la nostra montagna e simili eventi ci colpiscono a fondo. Il pensiero di tutti, oltre che alle vite spezzate va al bambino ferito: speriamo possa farcela". "È una valle soggetta a valanghe – afferma un altro residente – ricordo che, anni fa, una slavina è arrivata fino al rifugio all’inizio del paese. La montagna è imprevedibile". 

"Bisogna realizzare un tunnel, mettere la zona in sicurezza – afferma un turista – quella è zona di slavine". "Nessuno se l’aspettava – commenta invece un abitante di Chiareggio –. Non si sono mai verificate frane. Valanghe sì, ma frane no. Tra l’altro sono stato fortunato – rivela – di solito mi reco a fare la spesa nel pomeriggio. Quel giorno invece sono sceso al mattino: avrei potuto rimanere coinvolto anch’io". Riguardo i pericoli, ricorda: "Ogni inverno, in quel punto, appena cadono 3-4 metri di neve passiamo tutti con il fiato sospeso e le orecchie aperte. Bisognerebbe realizzare un tunnel, fare in modo di risolvere il problema. Chiedono i soldi per tutto: dovrebbero spenderli per realizzare opere di manutenzione e cura del territorio. Quando si è verificata la frana – prosegue – ho visto la jeep di un signore di qui spazzata via contro il muro e l’auto coinvolta coperta da fango e detriti fino al tetto. Sono immagini che rimangono impresse nella mente". 

"Siamo addolorati per quelle due famiglie – dice un’altra residente di Chiareggio – è una vera tragedia. Quando poi sono coinvolti i bambini è, se possibile, ancora più drammatico. Sono in molti a chiamarci per avere notizie, ma anche noi le apprendiamo dal telegiornale. Un mio parente, in Trentino, l’ha saputo prima di me. Speriamo si possa tornare presto alla normalità e che venga riaperta la strada. Prima però viene la sicurezza – prosegue la signora – meglio che rimanga chiusa qualche giorno in più piuttosto che assistere ad altre tragedie".