"Fossi chiusi da Cranchi" Presentato un esposto

La segnalazione per un presunto abuso dell’impresa su un terreno demaniale. Nel mirino una porzione di capannone industriale e dei piazzali

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di Andrea Gianni

La "segnalazione di presunto manufatto abusivo privato su terreno demaniale" è stata inviata alla Procura di Sondrio, al Comune di Rogolo e alla Provincia, con la richiesta di effettuare tutti gli accertamenti necessari su una parte delle aree del cantiere nautico Cranchi. Un esposto, corredato da mappali e visure catastali, che chiama in causa il colosso delle barche a motore e degli yacht di lusso made in Italy, fondato quando correva l’anno 1870. "Da verifiche effettuate presso l’Agenzia delle Entrate Ufficio del Territorio – si legge nell’esposto – emergerebbero irregolarità edilizie derivanti dalla realizzazione di manufatti privati su porzioni di superficie demaniale idonee a comportare potenziale nocumento sotto il profilo del rischio di dissesto idrogeologico". I "manufatti" sul territorio di Rogolo, riconducibili alla società con sede a Piantedo, "consisterebbero in particolare in opere di realizzazione di piazzali e di una porzione di capannone industriale al di sopra di preesistenti reliquati acquatici (fossi) a tale scopo opportunamente riempiti" in passato, quando furono effettuati i lavori. Aree indicate e cerchiate sui mappali allegati all’esposto, presentato da persone residenti nella zona che si sono rivolte all’avvocato milanese Piero Porciani. "Abbiamo già chiesto chiarimenti ai responsabili dell’azienda, che si sono rivelati insoddisfacenti – spiega il legale firmatario dell’esposto –. Per questo abbiamo deciso di sollevare la questione, chiedendo alle autorità competenti di effettuare solleciti accertamenti, anche perché se i nostri sospetti si dovessero rivelare concreti la vicenda sarebbe grave".

L’azienda, in passato, alle richieste di chiarimenti avanzata dal legale avrebbe risposto negando qualsiasi irregolarità o abuso edilizio. Contattata dal Giorno dopo la presentazione dell’esposto, per ora non ha fornito una sua posizione sulla vicenda. La palla passa ora al Comune di Rogolo, alla Provincia di Sondrio e agli uffici guidati dal nuovo procuratore Piero Basilone. La richiesta è quella di effettuare "ogni opportuna verifica", su "eventuali irregolarità e interventi di ripristino che l’amministrazione intenderà ingiungere al responsabile". Intanto i firmatari della segnalazione si mettono a disposizione delle autorità "per meglio articolare, documentare e dedurre le circostanze".

Al centro uno storico protagonista dell’industria locale e un’eccellenza della nautica made in Italy. L’avventura imprenditoriale è iniziata 150 anni fa, quando il fondatore Giovanni Cranchi registrò l’impresa iniziando a costruire barche per la navigazione sul Lario. Con il tempo la società è diventata un colosso internazionale, con le redini nella mani della famiglia, che esporta in tutto il mondo i suoi “gioielli a motore“.