Finiti i restauri apre Casa Macchi, dimora-museo

MORAZZONE (Varese)

Dopo 4 anni di restauri apre a Morazzone un nuovo bene del Fai: Casa Macchi. Una tipica dimora borghese di provincia, che si è conservata intatta per 150 anni e che l’ultima proprietaria Maria Luisa Macchi ha lasciato per testamento alla fondazione nel 2015, con una generosa dote necessaria ai restauri e alla gestione, perché divenisse "un museo vivo che dia lustro a Morazzone". Le volontà della donatrice hanno ispirato un progetto che è andato oltre il restauro della casa, e che si è realizzato grazie a un accordo di programma firmato nel 2017 da Regione Lombardia che ha finanziato i lavori, con il Comune di Morazzone e il Fai, e a cui poi si è aggiunta la Provincia di Varese. Obiettivo la riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico del paese. La prima tappa è stata lo scorso anno, con l’apertura sulla piazza centrale di un emporio, che diventa ora il punto di ingresso alla casa-museo. A partire dal 18 dicembre Casa Macchi sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 18. Al suo interno un mondo perduto: la dimora conserva uno spaccato straordinariamente integro e autentico della vita di una tipica famiglia borghese. "Nella mia vita Fai non c’è stato un ‘figlio’ amato con una visceralità di stomaco come Casa Macchi, forse perché ci ho ritrovato una parte della mia infanzia", ha commentato il presidente del Fai Marco Magnifico.Lorenzo Crespi