Fase 2, il ristoratore pioniere: "Riapriamo, ma è dura"

Ancora nessun protocollo sulle misure di sicurezza. Le incognite sono troppe con tutti gli uffici chiusi

Alessandro Benedetti, titolare del ristorante Il Bacaro

Alessandro Benedetti, titolare del ristorante Il Bacaro

Sondrio, 14 maggio 2020 - L’attività del ristoratore al tempo del coronavirus non è certo delle più facili e non lo sarà nemmeno nell’immediato futuro. Dopo aver dovuto chiudere per due mesi, lunedì 4 maggio alcuni ristoratori hanno rialzato (finalmente) la saracinesca incominciando a lavorare seppure solo in modalità “take away“ o consegnando a domicilio. Terminata l’emergenza Covid 19 si ritornerà di certo a frequentare ristoranti e pizzerie ma in questo momento le incognite sono tantissime. Tra mascherine, gel igienizzanti, pareti in plexiglass e distanze chilometriche tra un tavolo e un altro, un protocollo ufficiale non c’è ancora.

Intanto a Sondrio un ristoratore, con grande entusiasmo, ha deciso di riaprire e ricominciare a lavorare. "Da lunedì scorso abbiamo aperto – dice Alessandro Benedetti, gestore de Il Bacaro – in modalità “take away“ e consegnando pranzi e cene a casa. Il lavoro si è ridotto del 90%, siamo veramente a terra… Ringrazio il proprietario dei muri della struttura dove c’è il ristorante perché non mi fa pagare l’affitto, per ora tra l’altro non ho visto nemmeno i primi 600 euro".

Tra pochi giorni , probabilmente, potrete riaprire… "Spero che il 18 maggio ci diano il permesso di riaprire, la voglia è tanta. E spero sinceramente che riaprano anche gli uffici in città perché la nostra clientela a mezzogiorno era composta principalmente da impiegati o comunque lavoratori pendolari. Ma è tutto un quiz perché di certo non c’è proprio nulla, spero che a brevissimo esca il protocollo ufficiale così da potermi attrezzare". Si parla del distanziamento di 4 metri tra un tavolo e l’altro: "Se dovesse essere così, la capienza del locale scenderebbe da 45 a una decina. Il futuro fa paura, non lo nego, io sono “fortunato“ anche perché sono il cuoco e ho la mia compagna che lavora in sala, ma è chiaro che non potrò assumere nessun altro. Vedremo se riusciremo a mettere dei tavoli all’esterno, potrebbe essere una chance. Tutte ipotesi, la voglia di riprendere è tanta ma prima dobbiamo conoscere le regole".