Fase 2, il caffè è molto amaro per i baristi di Sondrio

Viaggio nei pubblici esercizi di Sondrio alle prese con norme, pochi clienti e crollo dei fatturati

Piazza Garibaldi, il salotto buono, semi vuoto

Piazza Garibaldi, il salotto buono, semi vuoto

Sondrio, 28 maggio 2020 - Un coro di lamentele. Molte sono le difficoltà che bar e gelaterie, fra gli esercizi più colpiti, hanno dovuto affrontare durante l’epidemia di Covid-19. La Fase due però non è da meno. Tra ripartenze, norme, indicazioni, domande e perplessità, molti locali hanno ripreso la loro attività, costretti giocoforza ad adeguarsi al nuovo clima. «Non mi aspettavo tanto sostegno e solidarietà – afferma Federico Dal Poggetto, titolare del pubblico esercizio La Fragola, sito in Via Rusconi, in piena Sondrio vecchia – Sono di origini toscane e non essendo del posto non pensavo di ricevere questo affetto da parte delle persone. La gente tende ad aiutarti. L’importante – prosegue Dal Poggetto – è tentare di far sentire tutti a proprio agio, essere cordiali e disponibili". Il locale si è adeguato, assumendo tutte le disposizioni previste dalla legge. I tavolini rispettano le distanze ed il disinfettante per le mani è a disposizione di tutti i clienti. Purtroppo la crisi si è fatta sentire. Molti clienti infatti, lavorando da casa, non escono per recarsi al bar per la solita pausa caffè. Anche la movida è quasi a zero, ma la voglia di ripartire è tanta, così come la speranza in tempi migliori. La bella stagione inoltre è d’aiuto: col caldo sono in molti ad essere tentati da un gelato.

Situazione simile anche al Mach 2, in Via Stelvio. Il locale si trova vicino al Pronto soccorso dell’ospedale. Con la ripresa delle visite, pazienti e familiari iniziano a fare qualche consumazione. Le direttive sono rispettate anche da quest’esercizio. Vi sono un’entrata ed un’uscita separate e strisce sul pavimento per segnalare il percorso. Tante sono le regole cui bisogna ottemperare, in primis quelle relative alla distanza tra i tavolini e, soprattutto, alla sanificazione. Non potendo fornirlo ai clienti, su un tabellone, posto a fianco del bancone, sono affissi diversi fogli, riportanti il menù del giorno. "Purtroppo, con il Coronavirus è cambiato tutto, abitudini delle persone comprese – dichiara Andrea Bondini, che si occupa dell’attività di famiglia insieme alla sorella Laura ed alla madre – la routine è stata stravolta e molti non entrano più qui per il solito caffè. Sondrio è una città che vive sui servizi. Ricorrendo allo smart working le persone non si recano più nel capoluogo e la clientela è diminuita". La paura poi, non aiuta a superare la crisi. "Il fatturato si aggira intorno ad un 20-25%. La voglia di lavorare però è tanta. Noi siamo lavoratori e continueremo ad esserlo". Non è diversa la situazione al bar gelateria La Dolce Vita di Via Paribelli, locale gestito da Elisa Moretti, affiancata dal suo compagno Alfio Lamperti. Norme rispettate: mascherine, disinfettante, entrata e uscita diverse, distanze tra i tavoli, chiusura della sala biliardo. "Ci siamo attrezzati – afferma Lamperti – serviamo l’aperitivo con noccioline e snack monoporzione. Siamo ottimisti e confidiamo nel futuro".

Diverse madri che frequentavano il locale dopo aver accompagnato i figli all’asilo e di ritorno dal parco giochi ora, con la chiusura delle scuole e delle aree per i bambini, non si vedono. "Anche qualche signore anziano che veniva al mattino è sparito – prosegue Lamperti - Speriamo stiano tutti bene e di vederli presto". Le difficoltà ci sono e si sentono. Con la bella stagione le persone consumano più gelato, anche d’asporto, ma la clientela è diminuita. Alla gelateria White Lady di Piazzale Merizzi, invece, la crisi non si è avvertita. "A marzo ho chiuso subito, ma con la consegna a domicilio ho continuato a lavorare – dice Silvia Di Lieto, titolare – Con le feste del papà e della mamma abbiamo venduto molte torte e gelati. Non posso certo lamentarmi. Bisogna innovarsi, inventare, altrimenti è finita. Dal 4 maggio al 18 abbiamo effettuato solo asporto. Adesso invece serviamo anche al bancone. Probabilmente molte persone non andranno in vacanza e rimarranno in città e il gelato è l’alimento della felicità. Inoltre tutti, clienti compresi, hanno voglia di riprendere". Invece la gelateria Gusto Dì, locale posto in Viale Milano, al momento effettua solo asporto. "Riprenderemo il servizio ai tavoli la prossima settimana – afferma il titolare, Diego Bettolatti – cocktail, bar: è tutto rinviato. Il bel tempo però, con i gelati, aiuta". La volontà di ricominciare a vivere pienamente è forte, così come quella di lasciarsi finalmente alle spalle l’incubo del Covid-19.