Da Chiavenna a Vasto: la famiglia Gusmeroli in bicicletta per 762 chilometri

Il viaggio green in compagnia dei bimbi di 9 e 12 anni si trasforma in una bella avventura su due ruote

La famiglia di Riccardo Gusmeroli

La famiglia di Riccardo Gusmeroli

Sondrio -  Un viaggio indimenticabile e straordinario. Può essere definito solo così il viaggio in bicicletta intrapreso a metà giugno dal quarantenne Riccardo Gusmeroli, da sua moglie Annalisa, dai gemelli Elena e Matteo, 9 anni, e da Carlotta che di anni ne ha 12. Insieme, dopo aver raggiunto Peschiera del Garda in treno, sono partiti in bici per arrivare a Vasto dopo 762 chilometri coperti in soli 11 giorni.

Ma la loro è stata un’autentica avventura, alla scoperta della bellezza delle zone d’Italia attraversate, dei gusti, dei sapori, e alla scoperta dell’importanza di vivere da “squadra“, ognuno con le proprie responsabilità. E soprattutto con lo spirito “libero“ degli amanti del cicloturismo puro, senza dover guardare il contachilometri per vantarsi di velocità, chilometri e dislivelli percorsi. E con un messaggio importantissimo. "Se uno vuole, lo può fare… chiunque (con un minimo di preparazione o meglio di predisposizione ad andare in bici ndr) può vivere questa avventura. Vorrei che fosse d’esempio per gli amanti, come noi, del cicloturismo slow".

Ma vediamo come è nata questa esperienza unica. "Io sono un appassionato, mi piace pedalare ma guardando sempre anche i panorami. I tratti in Valchiavenna, anche quelli in salita sono stati la mia palestra (col nonno che da piccolo mi incitava sui tratti più duri". Altre volte avevano pedalato in Versilia e in Toscana, per tratti certamente più brevi. Riccardo aveva un forte desiderio di fare un viaggio sulla litoranea adriatica ma mai avrebbe immaginato di farlo, ora, insieme alla sua famiglia. "Avevamo già prenotato da tempo le vacanze al Giglio in Toscana ma un giorno mia moglie (con la quale lavora nel loro pastificio ndr) mi ha detto: "disdiciamo le vacanze al mare".

La famiglia di Riccardo Gusmeroli
La famiglia di Riccardo Gusmeroli

È stato un segnale, di lì a poco è nato il nostro viaggio in bici. Avrei voluto partire da Chiavenna, ma la sicurezza è importante e così mi sono ricordato della ciclabile del Garda. Alla fine abbiamo optato per partire da Peschiera, con tutti i dubbi in testa che possono venire e con le borse delle bici mia e di mia moglie pesanti perché zeppe di materiale tecnico e di tutto quel che poteva servire. Siamo partiti e siamo arrivati a Mantova, poi a Ferrara e ai Lidi di Comacchio. E poi di lì siamo andati “sul mare“, proseguendo per la litoranea adriatica con tappe da 70 a 90 chilometri al giorno. Pensavo fosse dura per i miei figli ma a fine tappa, la sera, loro avevano ancora energia da vendere…. Anche dopo aver effettuato tappe con salite piuttosto toste, con pendenze anche al 12%". E poi giù fino a Vasto, passando per Pesaro, Ancona e Pescara.