Valdidentro, l’ex sindaco Trabucchi indagato per corruzione

Un’indagine complessa nata nel 2016 e rimasta coperta dal massimo riserbo sino ad oggi

L’ex sindaco di Valdidentro, Ezio Trabucchi, indagato dalla Procura di Sondrio

L’ex sindaco di Valdidentro, Ezio Trabucchi, indagato dalla Procura di Sondrio

Valdidentro, 6 novembre 2019 -  Un’indagine complessa nata nel 2016 e rimasta coperta dal massimo riserbo sino ad oggi. L’ex sindaco di Valdidentro, l’avvocato Ezio Trabucchi, 54 anni, il suo vice di allora, Gabriele Viviani, 60 anni, anch’egli residente a Valdidentro, entrambi non più alla guida del Comune dell’Alta Valle, l’imprenditore livignasco residente a Bormio, Andrea Galli, 43 anni, e altri, sono indagati in stato di libertà dalla Procura della Repubblica del capoluogo valtellinese, per reati quali l’associazione a delinquere e la corruzione.

L’inchiesta, di cui è titolare il sostituto procuratore Stefano Latorre, si fonda su indagini condotte dalla Guardia di Finanza, in stretta collaborazione con i carabinieri Forestali, e riguarderebbe alcune pratiche edilizie sospette. Si tratta di concessioni per costruzioni di edifici privati o di appalti per l’ente pubblico? Solo nelle prossime ore, forse, si potrà conoscere qualche elemento in più sull’indagine che ha portato, nei giorni scorsi, il giudice delle indagini preliminari del Tribunale valtellinese, Pietro Della Pona, a concedere al magistrato inquirente l’okay alla proroga di altri sei mesi delle indagini, evidentemente risultate particolarmente complesse. E, pertanto , impossibili da concludersi nei termini contemplati.

Tra gli inquisiti, alcuni sono sotto accusa anche per il reato previsto dall’articolo 336 del codice penale che prevede la minaccia o violenza a pubblico ufficiale e fra questi c’è pure l’allora primo cittadino. Ma, come ricordiamo sempre, in casi analoghi, l’essere sotto inchiesta, seppure anche per ipotesi pesanti, come la corruzione e l’associazione a delinquere, non equivale a essere colpevole (come insegna anche il recente caso del presunto “sistema Traona“ finito con una raffica di assoluzioni e prescrizioni), tanto è vero che gli accertamenti investigativi non sono ancora ultimati e la Procura, diretta dal dottor Claudio Gittardi, ha chiesto una proroga al Gip per potere indagare a fondo ancora.

I reati, secondo la ricostruzione dei magistrati, sarebbero stati commessi a Valdidentro in periodi compresi fra il giugno e il novembre 2014, il maggio e il luglio 2015, il gennaio 2019 e il febbraio sempre di quest’anno. L’imputazione “di minaccia o violenza a pubblico ufficiale“ suppone che ci siano state pesanti pressioni a carico di qualche componente di un Ufficio tecnico comunale, adibito a vagliare le pratiche edilizie? Al momento non è dato sapere perchè le indagini, come detto in precedenza, sono coperte dal massimo riserbo da parte degli investigatori e dei magistrati titolari del “caso” che vede coinvolto anche un affermato legale valtellinese, in questi mesi in prima linea nella tutela degli interessi di oltre 50 operatori economici di Valfurva danneggiati dalla prolungata chiusura, per rischio frana del Ruinon, della provinciale numero 29 che, da Bormio, conduce al passo del Gavia.