Ex Enel, l’area ospiterà ambulatori

Sondrio, il Comune ufficializza l’avvio dei lavori nel 2023 per riqualificare la zona degradata

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Finalmente l’area ex Enel di Sondrio sarà riqualificata e rigenerata. In attesa di esaminare il progetto definitivo si va delineando l’intervento di rigenerazione urbana nell’area ex Enel, posta nella parte est della città, finanziato con 15 milioni sul bando Pinqua, il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dopo la firma della convenzione con il Ministero, avvenuta a febbraio, a giugno il Comune di Sondrio riceverà il primo acconto del finanziamento: da quella data avrà 365 giorni di tempo per bandire la gara di appalto dei lavori che dovranno concludersi tre anni dopo, dunque nel 2026.

"Il progetto è complesso e molto innovativo - sottolinea l’assessore all’Urbanistica, alla Mobilità e all’Ambiente Carlo Mazza - e consentirà di riqualificare un’area fortemente degradata, ubicata in una zona che in anni recenti ha conosciuto un’espansione abitativa, per dotarla di servizi, di un ampio parcheggio, di un’area per le manifestazioni e di tanto verde. Il piano si inserisce in una visione complessiva della città che prevede la rigenerazione di altre zone, quali la Castellina e il Moncucco, attraverso la realizzazione di progetti interamente finanziati". Nelle 4 palazzine che verranno realizzate dal Comune, che vanno a integrare quelle a destinazione abitativa e commerciale previste dal piano dei privati, troveranno posto l’asilo nido, le sedi delle associazioni, il Centro autismo, alloggi di housing sociale, l’housing temporaneo con l’alloggio per il custode, spazi gioco per i bambini, ambulatorio, sale riunioni e lavanderia.

Tutt’attorno spazi verdi per il gioco e il tempo libero, viali alberati e un percorso ciclopedonale che si svilupperà lungo il canale per raggiungere il Sentiero Valtellina, allargando ulteriormente la rete cittadina. Verrà inoltre realizzato un intervento di mitigazione della linea elettrica ad alta tensione esistente. L’ipotesi sovrappasso a superare ferrovia e via Stelvio, formulata dai progettisti nello studio di fattibilità, presenta più di un problema, dunque è plausibile che si viri sul sottopasso. "Ciò che ci preme - spiega lMazza - è realizzare il collegamento integrando due zone della città e migliorando l’accessibilità al centro. Valuteremo entrambe le opzioni per individuare quella che offre maggiori garanzie in fase realizzativa: dalle prime verifiche il sottopasso sembrerebbe la scelta migliore, poiché la presenza della ferrovia implicherebbe l’aumento dell’altezza della passerella ciclopedonale sopraelevata. La differenza sostanziale, rispetto al momento dell’inserimento del collegamento nel Pgt, è che oggi, grazie al finanziamento ottenuto, ci sono i soldi per realizzarlo". Fulvio D’Eri