"Esternalizzazione dei servizi anche a Sondrio"

Dopo il caso della Beretta sotto inchiesta intervengono i sindacati Cgil, Cisl e Uil

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L’eco dell’inchiesta che ha coinvolto la “Fratelli Beretta Spa“ e alcune cooperative che le forniscono la manodopera è arrivato anche in valle destando grande preoccupazione, anche perché l’azienda occupa diverse decine di dipendenti anche a Sondrio. Le indagini della Guardia di Finanza per ora hanno interessato lo stabilimento di Trezzo sull’Adda e l’accusa che è stata mossa al colosso dei salumi è di omissione contributiva, intermediazione illegale e aggiramento della normativa fiscale per i lavoratori dipendenti dalle cooperative, ma secondo le Fiamme Gialle a tutti gli effetti dipendenti dell’azienda. "Il ricorso al lavoro in appalto nei settori industriali e dei servizi compresa la grande distribuzione, è andato crescendo in maniera esponenziale negli ultimi 15 anni anche nella nostra provincia – spiega Valter Rossi della Flai Cgil (foto) -. Creando vere e proprie situazioni di dumping salariale e sociale tra le lavoratrici e i lavoratori di uno stesso sito lavorativo. Il perimetro dei lavori oggetto di appalto è andato sempre più allargandosi, passando dalle attività di sanificazione e pulizia ad attività proprie del processo produttivo interno andando di fatto a sostituire la forza lavoro tutelata e coperta da un determinato contratto collettivo nazionale". Scelte legate principalmente ad un risparmio economico a esclusivo vantaggio degli imprenditori. "Anche in Valtellina il fenomeno della esternalizzazione delle attività di business è ampiamente diffuso e ancor più ingiustificato, dal momento che i nostri prodotti sfruttano la valorizzazione del territorio anche attraverso la qualità della vita del contesto produttivo – aggiungono Ilaria Urbani della Fai Cisl e Donatella Canclini della Uila Uil –. Chiediamo di aprire un tavolo di confronto con le istituzioni per mappare in maniera trasparente ed esaustiva l’utilizzo qui del lavoro in appalto".Roberto Canali