Effetto lockdown, non per i piromani Più inneschi ma roghi meno dannosi

L’assessorato lombardo alla Protezione civile ha registrato nel 2021 un episodio ogni due giorni. La buona notizia è il calo dell’estensione delle aree andate in fumo: 280 ettari contro i 1.332 del 2020

di Federica Pacella

Più inneschi, ma estensioni decisamente minori delle aree coinvolte dalle fiamme. Si può sintetizzare così il 2021 degli incendi in Lombardia, dove lo scorso anno, secondo i numeri dell’assessorato regionale alla Protezione civile, si sono registrati 200 episodi, quasi uno ogni due giorni, che hanno portato all’intervento di 2.983 tra carabinieri forestali (104), vigili del fuoco (895), antincendio boschivo (1.984).

La cattiva notizia: il numero è in crescita se lo si confronta con i 187 incendi del 2019 e con i 143 del 2020. La buona notizia riguarda la riduzione dell’estensione delle aree andate in fumo: “solo“ 280 ettari nel 2021, contro i 1.332 del 2020 e 1.265 del 2019. Gli incendi del 2021 sono infatti stati eventi molto piccoli. Nessuno è andato oltre i 200 ettari, 42 (il 25%) sono stati contenuti entro i 5 ettari.

Per fare un confronto, nel 2019 i due incendi che interessarono Garzeno (Como) e Varese nell’area protetta Parco naturale Campo dei Fiori interessarono da soli quasi 800 ettari di bosco. Alcune province sono state più colpite di altre: Varese ha registrato 42 incendi, Como 38, Bergamo 35, Brescia 33, Sondrio 15, Pavia 13, Milano 12, Lecco 11, Monza-Brianza 1, nessuno a Cremona.

Le indagini sulle origini sono sempre molto complesse, anche se nella maggior parte dei casi dietro c’è la mano dell’uomo. Nel 2020, secondo la relazione di Ersaf, il 60% degli inneschi è stato legato all’azione volontaria (38%) o involontaria (21%) dell’uomo, il 37% ha avuto origine da cause dubbie o non classificabili, mentre sono stati tre gli incendi riconducibili a cause naturali. In effetti il trend in calo che è registrato nel 2020 sembrerebbe indicare che le limitazioni alla mobilità delle persone per contenere la pandemia possano aver “tenuto a bada“ piromani o responsabili involontari di incendi.

"Il fenomeno degli incendi è una problematica che persiste ormai da diversi anni e per questo motivo l’impegno della Regione per salvaguardare le nostre aree boschive prosegue ininterrottamente, con l’adozione di misure preventive che hanno l’obiettivo di garantire interventi immediati in caso di necessità – afferma l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni – I numeri del 2021 sono rassicuranti rispetto a quelli del 2019 e 2020, con un numero minore di incendi rilevanti, a dimostrazione della forte capacità d’intervento messa in campo dalle squadre di volontariato. Per dare modo agli enti forestali di perfezionare l’operatività fin qui dimostrata, abbiamo messo a disposizione, per l’anno 2021, risorse economiche pari a un milione e 635mila euro a favore di 23 Comunità montane, 9 Province, 10 enti gestori di Parchi regionali e di Città metropolitana. Di questi fondi, 635mila euro sono stati destinati agli enti per sostenere, tra l’altro, oneri per formazione, visite mediche ed equipaggiamento. Il restante milione a fondo perduto, per implementare il sistema di difesa dal fuoco".