Due milioni senza averne diritto, in 16 finiscono nei guai

Como, l’indagine della Finanza smaschera imprenditori e professionisti che hanno ricevuto gli aiuti illeciti

Si sono intascati 2 milioni di aiuti di Stato a cui non avevano diritto. Le Fiamme gialle di Como hanno scoperto 16 tra imprenditori, commercianti e professionisti, che complessivamente hanno rubato 2 milioni di euro di soldi pubblici che quindi appartengono a tutti i contribuenti. Sono stati denunciati e hanno dovuto restituire almeno parte dei soldi, mentre per recuperare gli altri che mancano perché ormai li hanno già spesi, i finanzieri hanno chiesto di poter sequestrare beni mobili e immobili dal valore di un milione e mezzo di euro. "Abbiamo eseguito numerosi interventi ispettivi che hanno permesso di scoprire 13 indebite percezioni di finanziamenti che hanno portato alla denuncia di 16 soggetti per frode – spiega il capitano Marco Cordeddu, comandante della Compagnia di Erba della GdF -. A fronte di circa 5 milioni di contributi controllati, è stata rilevata l’indebita percezione di quasi 2 milioni di euro, di cui oltre un milione di finanziamenti assistiti da garanzia con la conseguente denuncia dei responsabili per violazioni di natura penale. Inoltre, sono state avanzate proposte di sequestro per un ammontare di circa un milione e mezzo di euro". I controlli sono durati alcuni mesi. I soldi che i 16 si sono presi indebitamente sono stati tolti a colleghi che a differenza loro ne avrebbero avuto diritto e necessità. "Le erogazioni non spettanti vanno a discapito degli imprenditori e dei professionisti onesti che operano nella piena osservanza delle leggi", conferma l’ufficiale della Finanza. E’ anche una forma di concorrenza molto sleale guidare un’impresa e fare affari utilizzando risorse pubbliche a cui non si ha diritto. D.D.S.