Documento per il Morelli? Pronto

Manca solo la firma dei sindaci per chiedere l’autonomia dell’ospedale difeso da 20mila persone

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Ora c’è il documento da spedire in Regione per chiedere l’istituzione di una nuova Azienda ospedaliera per il Morelli di Sondalo. Manca la firma dei sindaci dell’alta Valtellina che dovrebbe avvenire a breve, nei prossimi giorni, come quella degli altri soggetti (sindaci del tiranese e sindacati, tanto per citarne alcuni) interpellati per far capire ai rappresentanti di Regione Lombardia l’unità di intenti di una parte della politica e del tessuto sociale valtellinese.

Il Movimento popolare, anche su mandato dei sindaci dell’Alta Valle, ha predisposto in pochissimi giorni uno scritto che chiede, in pratica, alla Regione: la costituzione dell’azienda ospedaliera, pubblica e autonoma, del "Morelli", come estremo tentativo per salvare il presidio ospedaliero di Sondalo e per il rilancio di tutta la sanità di montagna. "Inoltre si chiede il rispetto degli impegni assunti dalla stessa Regione – dice Ezio Trabucchi, presidente del Movimento per un Morelli autonomo - e mai mantenuti, nonostante le rassicurazioni dei vari assessori (Sertori in testa). Ora tocca ai sindaci sottoscrivere il documento con unità e tempestività perché hanno già perso tanto tempo, inseguendo progetti ancora in fase di studio (dopo anni) e, per la verità, anche difficilmente attuabili. Diversamente la gente si rivolterà: bastava partecipare alle sei recenti assemblee pubbliche, organizzate dal Movimento, per cogliere il clima di tensione e di forte preoccupazione. Del resto, grazie alla mobilitazione popolare, stiamo per raggiungere il risultato incredibile delle 20.000 firme ed adesioni. Ma soprattutto, se non vi sarà la firma dei sindaci (a cominciare da quelli dell’Alta Valle e poi del tiranese), il "Morelli", ora "agonizzante", certamente "morirà" ed il grande ospedale, con le sue alte specialità ed eccellenze che abbiamo conosciuto, diventerà poco più che un poliambulatorio. Dopo 90 anni di vita e 6 anni di costruzione, rimarrebbe la pesantissima responsabilità politica di averlo "smantellato" in meno di 3 anni, in attuazione del "Piano del Politecnico", voluto da Regione Lombardia nel novembre 2019". E per i residenti e le decine di migliaia di ospiti che ogni stagione soggiornano in Alta Valle in Inverno e in estate ma anche per gli abitanti della Media Valle sarebbe un danno enorme. "A noi cittadini e gente di montagna rimarrebbe veramente un danno gravissimo ed irreparabile, oltre la lesione del sacrosanto diritto ad avere una sanità adeguata e non lo scempio attuale, tanto pericoloso quanto vergognoso".

Fulvio D’Eri