
Sarà un Sondrio Festival sontuoso. Al centro della kermesse, un concorso che si caratterizza per l’alto livello scientifico e cinematografico dei documentari, tutto attorno un programma che si nutre di linguaggi diversi per arrivare alla mente e al cuore del pubblico: i due weekend in natura di Sondrio Festival, la Mostra internazionale dei documentari sui Parchi, vivono tra contemplazione e riflessione. La magnificenza della natura e le emergenze ambientali si ritrovano nei tredici filmati in concorso provenienti da tutto il mondo, nei quali alla bellezza estatica si contrappone la drammaticità della realtà. Sette giornate dense di iniziative e sei serate di proiezione per un’edizione, la XXXVII, che si annuncia coinvolgente.
Si comincia venerdì 17, fino a domenica 19, e di nuovo da giovedì 23 a domenica 26 novembre. La presentazione della rassegna si è tenuta ieri a Palazzo Pretorio: ad aprirla la presidente di Assomidop e assessore alla Cultura, Marcella Fratta. "Sappiamo che i cittadini attendono con ansia Sondrio Festival – ha esordito –. Ci rivolgiamo a loro, e ai giovani soprattutto, affinché siano consapevoli dell’importanza di tutelare l’ambiente".
Ogni sera due documentari, tre la prima, preceduti dalle “Conversazioni“. Tra gli ospiti, da segnalare Massimiliano Ossini, conduttore di Unomattina e amico affezionato di Sondrio Festival, che dialogherà con Jim Herrington, vera leggenda della fotografia, Maria Luisa Cocozza, giornalista del Tg5 e conduttrice della rubrica “L’arca di Noè“, che intervisterà il nomade digitale Gianluca Gotto e Matteo Ward, la scrittrice Paola Favero, vincitrice del Premio internazionale “Una mimosa per l’ambiente“, Vincenzo Venuto, biologo e divulgatore scientifico, conduttore di Melaverde su Canale 5. Con lui il biologo austriaco Johannes Fritz. F.D’E.