Derivati, la Provincia di Brescia condannata dai giudici inglesi

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La vicenda dei derivati stipulati dalla Provincia nel 2006 continua ad avere contraccolpi molto onerosi per le casse del Broletto: l’Alta Corte di Londra ha condannato la Provincia a pagare 308mila euro di spese a Deutsche Bank. La vicenda è quella nota e complessa iniziata nel 2006 quando, come molti altri enti pubblici, la Provincia allora guidata dal presidente Alberto Cavalli, aveva stipulato contratti derivati per 160 milioni di euro, a copertura del rischio di interesse, con Dexia Crediop e Deutsche Bank, con scadenza naturale al 2036. La crisi finanziaria del 2008 e del 2012 non ha giocato a favore di questa operazione, costata fior di milioni di perdite, a cui si sono aggiunte le spese legali per affrontare processi tra Roma e Londra, dopo che, nel 2015, l’allora presidente Pierluigi Mottinelli ha deciso di passare alle vie legali contro le banche. Nel 2017, dopo aver sborsato quasi 700mila euro di avvocati e dopo aver incassato le prime sconfitte a Londra, la Provincia ha deciso di sottoscrivere degli accordi transattivi con le banche che, tuttavia, hanno continuato a dare battaglia. La Deutsche Bank, il 9 marzo 2021, ha presentato infatti un’azione legale per accertare la validità dei contratti derivati stipulati dalla Provincia di Brescia nel 2006 e delle transazioni sottoscritte nel 2017 a chiusura del precedente contenzioso. La Provincia, rappresentata dall’avvocato Germana Lo Jacono, si è costituita in giudizio per contestare la giurisdizione inglese sulla transazione del 2017.

Nell’udienza del 7 luglio, il giudice ha però respinto tale contestazione, condannandola al pagamento delle spese di lite: poco più di 257mila sterline a favore della banca entro il 6 agosto. Il Broletto deve dunque pagare per non incappare in oneri aggiuntivi: già impegnati, per questo, 308.366,48 euro. Federica Pacella