Delebio, ascoltata la vittima dello stupro: la svolta è vicina

I carabinieri indagano dopo la denuncia di una ragazza di 17 anni ricoverata in ospedale. Si cerca nelle telecamere puntate sul luogo dove è avvenuta l’aggressione

Scientifica al lavoro

Scientifica al lavoro

Delebio (Sondrio) Si continua a indagare in modo serrato per fare piena luce sul grave episodio che sarebbe avvenuto a Delebio, nella notte fra sabato e domenica, sul piazzale di un supermercato, di un pub-discoteca, di un’attività commerciale. Una ragazza di 17 anni ha raccontato di avere subito uno stupro. La giovanissima sarebbe stata trascinata sul piazzale e, poi, una volta subite le violenze ha raggiunto in lacrime e sotto shock gli amici con i quali poco prima stava trascorrendo il tempo all’interno di un locale pubblico affacciato sul piazzale, all’imbocco della Valtellina, molto frequentato dai giovani, in particolare nelle serate dei fine settimana. Sono stati gli amici a dare l’allarme ai soccorsi. La notizia ha scosso non solo il paese delebiese, ma l’intero mandamento di Morbegno, sul quale sono concentrate le indagini dei carabinieri della locale caserma, unitamente ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Chiavenna, guidata dal capitano Daniele Gandon.

Le indagini proseguono nel massimo riserbo e, al momento, non ci sarebbero indagati, ma una svolta potrebbe essere vicina, dopo la visione di alcuni filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza del supermercato di una catena straniera, dell’attività commerciale gestita da imprenditori di nazionalità cinese e del pub-discoteca di cui è titolare un italiano. E dopo anche i rilievi effettuati sul posto dai militari della Scientifica.  Gli accertamenti investigativi mirano ad appurare, innanzitutto, anche se realmente la violenza si sia consumata all’esterno, sul piazzale; in proposito non trapela nulla anche sull’età e sul numero di quanti si ipotizza potrebbero essere coinvolti nella vicenda che grande scalpore sta suscitando. La ragazza, ricoverata nell’ospedale civile di Sondrio, dove è stata trasportata con un’ambulanza, è stata nel frattempo dimessa e ascoltata dagli investigatori.

L’inchiesta, molto delicata, anche per l’età della vittima, è coordinata dalla dottoressa Elvira Antonelli, procuratore facente funzioni e il primo magistrato, in Valtellina, a fare parte del costituito pool specializzato sulle violenze costituito a Palazzo di giustizia dall’allora procuratore Gianfranco Avella. Un episodio che - se confermato nella sostanza - richiama alla mente quello avvenuto la scorsa estate all’Aprica, sfociato nell’arresto di un 16enne in vacanza nella località turistica delle alpi Orobie valtellinesi.