Sbloccati i sostegni ai lavoratori stagionali

Pasqua un po’ meno amara per migliaia di persone. Sono 450 solo in Valtellina nell’industria dello sci

Una boccata di ossigeno per migliaia di lavoratori stagionali

Una boccata di ossigeno per migliaia di lavoratori stagionali

Sondrio - Sarà una Pasqua un po’ meno amara per tanti lavoratori stagionali della Valtellina che riceveranno, da qui alle prossime settimane, l’indennità una tantum e onnicomprensiva prevista dal decreto Sostegni. Secondo la comunicazione dell’Inps beneficiari di un’indennità una tantum di 2.400 euro saranno gli stagionali, i lavoratori in somministrazione e quelli a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali, quelli degli altri settori, i lavoratori intermittenti, gli autonomi occasionali, gli incaricati alle vendite a domicilio, i lavoratori dello spettacolo. I soggetti già beneficiari delle precedenti misure di sostegno non devono presentare una nuova istanza. Gli altri, al fine di ricevere la prestazione di interesse, dovranno presentare domanda all’Inps esclusivamente in via telematica, entro il 30 aprile 2021, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli enti di patronato. Per le indennità di disoccupazione Naspl, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego l’indennità mensile di disoccupazione istituita dal Jobs Act, concesse a decorrere dal 23 marzo 2021 e fino al 31 dicembre 2021 non trova applicazione il requisito delle trenta giornate di lavoro effettivo negli ultimi dodici mesi antecedenti alla cessazione del rapporto di lavoro.

Una boccata di ossigeno per migliaia di lavoratori stagionali reduci da un inverno a casa senza poter lavorate. Solo per la mancata riapertura degli impianti di risalita sono 450 gli stagionali in provincia di Sondrio che sono stati lasciati senza alcun tipo di ammortizzatore sociale, un numero da moltiplicare per dieci o per venti aggiungendo i dipendenti di hotel e ristorati rimasti chiusi durante la stagione invernale. "Migliaia di persone che hanno esaurito i sussidi di disoccupazione e ora rischiano di non lavorare neanche un giorno – aveva lanciato l’allarme Roberto Galli, presidente di Federalberghi Sondrio - Per gli stagionali della montagna l’impatto economico della pandemia è anche doppio, perché oltre ad aver esaurito l’indennità di disoccupazione, non lavorando, non riescono a maturare la Naspi".