Lasciati al freddo in una scatola davanti a sede: le volontarie Enpa adottano 7 cuccioli

L’allarme: "La piaga dell’abbandono è in costante aumento"

Le volontarie di Enpa si stanno prendendo cura di sette cuccioli (foto d'archivio)

Le volontarie di Enpa si stanno prendendo cura di sette cuccioli (foto d'archivio)

Sondrio, 12 novembre 2019 - I sette nani, così li chiamano affettuosamente le volontarie, stanno bene. Per fortuna e grazie a Enpa che li ha trovati fuori dalla sua struttura, stipati in una micro cuccetta chiusa con lo scotch. Per i 7 cuccioli di cane, 6 femmine e 1 maschio (futura taglia medio-abbondante), la sorte poteva essere orribile. Sarebbero morti congelati visto che quel giorno il termometro segnava 2 gradi. Piangenti perché in cerca della loro mamma, sono stati accolti dalle volontarie preoccupate«Non possiamo assicurare che ce la faremo, allattarli non sarà facile, perché siamo poche e perché non ci si può sostituire a una mamma», avevano scritto sulla pagina Facebook chiedendo sostegno alla rete: informazioni su una eventuale cagnolina che facesse da balia o, in alternativa, donazione di un sacco di pellet per tenerli al caldo o di fondi per il latte in polvere o le crocchette per cuccioli. A distanza di pochi giorni la bella notizia: sani e salvi, per ora. Hanno appena 25 giorni e fino ai 50, quando potranno ritenersi fuori pericolo, nessun potenziale padrone li vedrà.

Al momento «li abbiamo messi in un box dove possiamo raggiungere i 20 gradi con una piastra elettrica - si legge ancora -. La veterinaria ci ha consigliato di iniziare subito a svezzarli: 4/5 pasti di crocchette miste a umido starter per almeno 15 giorni, poi passeremo alla linea puppy. Ce la stiamo mettendo tutta», non è semplice, soprattutto se si considera che il numero di abbandoni sta aumentando. «Siamo passati da uno/due all’anno a 10 del 2019, praticamente uno al mese - dichiara la presidente dell’Enpa provinciale, Sara Plozza -. Parlo dell’abbandono di cani e gatti davanti alla nostra struttura, ma il numero complessivo potrebbe essere più alto».

Impossibile conoscere il motivo di certi gesti, si può solo ipotizzare. «Molti che parlano dell’onere eccessivo che la sterilizzazione comporta non pensano ai costi vivi sostenuti dai veterinari? Inoltre se spalmassero i 500 euro sui 12/13 anni di vita di un cane, la spesa diventerebbe irrisoria». Senza contare che prendere con sé un animale non è un obbligo, se si decide bisogna farlo in modo maturo. Come ricorda Enpa: sterilizzare è una scelta etica e responsabile, un atto di rispetto verso gli animali, chi li accudisce e la società e porta tanti benefici sanitari. Protegge dai tumori, protegge i gatti da gravi malattie infettive, risolve alcuni problemi comportamentali legati all’aggressività e previene comportamenti come quello dell’abbandono. «Noi li possiamo crescere e pulire - ricorda Plozza riferendosi ai sette cuccioli- ma resta il fatto che mancherà loro l’impronta della madre: i piccoli dovrebbero stare con lei fino a 60 giorni per l’imprinting». Questa condanna è più inumana della sterilizzazione.