Crisi demografica: Bormio e Livigno isole felici della Lombardia

Le due località turistiche valtellinesi presentano un trend in controtendenza rispetto alla provincia e al resto d'Italia.

Bormio (Anp)

Bormio (Anp)

Sondrio, 24 gennaio 2020 - Nel rigido "inverno demografico" italiano, attanagliato da decrescita demografica costante e saldi naturali negativi, troviamo anche alcune (poche per la verità) isole felici: Trentino Alto Adige e, tra i comuni della Lombardia, Livigno e Bormio, le località turistica valtellinesi per eccellenza.

Nella seconda, in base ai dati contenuti nella ricerca sulla demografia realizzata dal dottor Alberto Del Curto in collaborazione con la Società economica valtellinese, si nota un aumento della popolazione a fine 2018. Dai 4.084 residenti del 2010 siamo passati ai 4.179 del 2018 (più 95 unità). Di pari passo, però, sono cresciuti anche il numero degli over 65, da 805 a 1.037, e l'indice di vecchiaia: da 111,9 del 2002 a 195,1 del 2019. Significativo è il raffronto tra Morbegno e Livigno: nella cittadina della bassa Valtellina il saldo naturale dal 2012 è negativo, meno 204, nella località in quota positivo: più 439. Miracolosamente, quindi, a Livigno le nascite superano i decessi. Sempre nel Piccolo Tibet il 60% della popolazione è nubile o celibe: ci sono 2.438 coniugati e 3.772 persone non sposate. Da qualunque prospettiva la si guardi, Livigno rappresenta un'eccezione, basti pensare che in un'altra località turistica, Camogli, si registra un trend completamente opposto.