Creval, l’offerta del Crédit Agricole non piace a tutti i soci

Il corrispettivo di 10.50 euro ad azione appare inadeguato

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Ci sono azionisti della Creval che ritengono inadeguata l’offerta di Crédit Agricole, istituto di credito francese che vuole acquistare la banca valtellinese. Il corrispettivo di 10.50 ad azione, offerto da Crédit Agricole, appare inadeguato per alcuni soci. Questo lo ha comunicato lo stesso Credito Valtellinese al termine del Consiglio di Amministrazione della Spa, conclusosi nella serata di mercoledì, che "ha preso atto dell’attività ad oggi svolta da parte degli advisor finanziari e legali incaricati dalla Banca (BofA Securities, Mediobanca, Banca di Credito Finanziario Spa., Intermonte e lo Studio Legale Cappelli Rccd) – si legge nel comunicato ufficiale del Creval - in relazione all’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni Creval promossa da Crédit Agricole Italia Spa. In particolare, ai consiglieri sono state illustrate dagli advisor le considerazioni preliminari sull’offerta, che costituiranno la base dei prossimi adempimenti di spettanza della banca, la quale si esprimerà sulla stessa nelle tempistiche, con gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, preso atto delle posizioni ad oggi rese note da parte di alcuni azionisti – anche attraverso lettere indirizzate ai vertici della banca oltre che ai consiglieri – che, in particolare, non ritengono adeguato il corrispettivo offerto da Crédit Agricole Italia S.p.A., e del fatto che il titolo Creval, nel periodo successivo all’annuncio dell’Opa, ha negoziato sul mercato a premio rispetto al corrispettivo d’offerta. Il Consiglio di Amministrazione, anche alla luce delle attività svolte fino ad oggi dai propri advisor, continuerà a operare con l’obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica e valorizzando i risultati. F.D’E.