Crescita a due cifre per il Lugana Alla guida ora c’è Fabio Zenato

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Nuovo presidente per il Consorzio del Lugana, che rappresenta una delle zone vinicole più estese del Bresciano e del Veronese, sulle sponde del lago di Garda, con una produzione da ben 27 milioni di bottiglie nel 2021. Al timone del Consorzio da alcuni giorni si trova Fabio Zenato, titolare con il fratello Paolo dell’azienda "Le Morette". La DOC Lugana è una delle poche denominazioni italiane in controtendenza rispetto all’ondata pandemica. Si conferma, difatti, essere la prima denominazione italiana, secondo gli ultimi dati dell’azienda specializzata in ricerche di mercato IRI, per crescita a volume nel formato da 75cl nel 2021, con un incremento a volume e in valore del 34%, seguita da Amarone, Valpolicella Ripasso e Nebbiolo. "Gli ultimi sono stati anni felici, anche numericamente parlando, per la nostra denominazione" ha spiegato Fabio Zenato. "Il Lugana è uno dei pochi vini italiani che ha registrato, nonostante la pandemia, una crescita di prodotto imbottigliato a due cifre, ovvero +12% di anno in anno. Inoltre, è importante segnalare che parallelamente, negli ultimi anni, anche il valore medio a scaffale è aumentato, sinonimo di una filiera produttiva in equilibrio". Posta a cavallo tra le due province di Brescia e Verona e racchiusa tra i comuni lombardi di Sirmione, Pozzolengo, Desenzano, Lonato e il veneto Peschiera del Garda, la denominazione Lugana è una delle prime DOC italiane e una delle poche ad affacciarsi su due regioni: Veneto e Lombardia. Riunisce oggi il 90% dei produttori di Lugana. Il Consorzio Lugana DOC sarà presente al prossimo ProWein, che si terrà a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio 2022.