Talamona: il Covid rinvia l'abbraccio tra 5 generazioni

La piccola Chiara nata il 25 giugno può vantare un felice primato: quattro nonni, sei bisnonni e una trisnonna che attendono di conoscerla

Chiara Dica con la mamma Alessia e il papà Loris

Chiara Dica con la mamma Alessia e il papà Loris

Talamona, 14 gennaio 2021 -  Spesso si sottolinea quanto sia importante tramandare la memoria da una generazione all’altra, con il bagaglio di esperienze che attraversano il tempo e che passano, in eredità, dai nonni ai nipoti. Per questo l’importanza dei nostri nonni nei nuclei famigliari non si riduce all’affetto, alle coccole e al tempo che possono dedicare ai nuovi arrivati in famiglia ma anche alle ricchezze che possono trasmettere loro. Se questo è vero la piccola Chiara può sicuramente dirsi ricca, anzi ricchissima: la bimba, nata lo scorso 25 giugno all’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona, oltre a poter contare sull’appoggio dei genitori e di tutti e quattro i nonni, infatti avrà anche a sua disposizione sei bisnonni e una trisnonna ma, al momento della sua nascita, i trisnonni erano addirittura due.

Impossibile, purtroppo, presentare di persona a tutti gli anziani la new entry della famiglia Duca di Talamona: il Covid-19, infatti, ha imposto di mantenere le distanze ma non appena l’epidemia sarà cessata, l’intenzione di Loris e Alessia – i due orgogliosi genitori della piccola – è quella di organizzare una foto con tutti i nonni con al centro, ovviamente, la bellissima Chiara che finalmente potrà essere abbracciata, coccolata, educata e viziata da tutta la famiglia al completo. In fondo, perché no? Se i nonni servono anche a questo bisnonni e trisnonni raddoppieranno e triplicheranno gli sforzi per far sentire la piccola Chiara una vera principessa.

«Al momento – scrivono - vista la situazione pandemica in atto, non ci è ancora stato possibile fare una super foto con tutti i nonni, speriamo che in primavera ci sia concesso questo ‘lusso’, sarebbe un bel ricordo per la nostra piccola principessa e finalmente potremmo festeggiare insieme il suo arrivo con una bella festa". Intanto, tra i più impazienti c’è sicuramente la trisnonna Uberta – classe 1927 – che, ad oggi, attende trepidante che le case di riposo vengano riaperte per poter abbracciare, siamo certi con grandissima emozione, la sua trisnipotina. E, possiamo ben dirlo, ne ha tutte le ragioni: non sono molte le famiglie che possono vantare al proprio interno ben cinque generazioni viventi e conoscersi tra trisnonni e trisnipoti non è una cosa che accade tutti i giorni. Purtroppo non potrà essere presente l’altro trisnonno Giuseppe, che è mancato lo scorso mese di novembre ma, ne siamo certi, bisnonni, nonni e genitori abbracceranno la piccola anche per lui e le trasmetteranno il suo affetto.