Livigno, seicento donne sulla pista contro il tumore

La marea rosa ha percorso 243mila km in 24 ore

La presentazione dell'iniziativa

La presentazione dell'iniziativa

Livigno, 1 ottobre 2019 -  Correre per 243.000 km in sole 24 ore. È questa la distanza percorsa, pari a sei volte la circonferenza della Terra, nel weekend a Livigno da 600 donne, ragazze e bambine che hanno preso parte alla “24 ore in rosa”, la kermesse sulla bellissima pista posta nell’area dell’Aquagranda, un vero e proprio gioiello utilizzabile sia dagli abitanti di Livigno sia dagli ospiti e in grado di aumentare la già alta offerta turistica della perla dell’Alta Valtellina. La kermesse, organizzata da Livigno, Aquagranda Active You! e Ats della Montagna, è stata inserita nelle iniziative di ottobre, presenti in diversi Comuni italiani, per la sensibilizzazione e la prevenzione del tumore al seno e alla diagnosi precoce. In occasione della “24 ore in rosa” è stato allestito un corner in cui le donne hanno potuto effettuare esami di controllo e checkup, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare stili di vita sani. L’evento ha avuto un grande successo, con la partecipazione di oltre 600 donne che hanno corso sulla pista per un minimo di 15’ e in maniera continuativa: nell’arco delle 24 ore, scattate alle 10.30 di sabato, c’è sempre stata almeno una runner. Ad aprire la corsa, sabato 28 settembre, sono state proprio Lorella Cecconami, direttore di Ats della montagna, e Romina Galli, assessore ai Servizi sociali, all’Istruzione, alla Cultura e alle Politiche giovanili di Livigno. In pista anche 60 alunne delle scuole medie di Livigno, le ragazze del Team Run4 di Bormio e due ex campionesse, Marianna Longa e Katja Colturi. «L’ottobre in rosa è sicuramente sinonimo di prevenzione al tumore al seno – ha commentato Cecconami - ma noi di Ats vogliamo comunque cogliere l’occasione per promuovere al tempo stesso uno stile di vita sano, caposaldo per prevenire anche le altre malattie cronico-degenerative e cardiovascolari». La chiosa all’assessore Romina Galli: «Da 2 anni sposiamo con entusiasmo questo progetto di Ats. Serve non solo a sensibilizzare donne, uomini e ragazzi, ma anche a far prendere loro consapevolezza della realtà, anche se a volte dura da accettare». F.D’E.