Tirano, pochi in carrozza sul Trenino Rosso: psicosi da Coronavirus

Drasticamente diminuiti i viaggiatori, molte le disdette per paura di eventuali contagi

Trenino rosso del Bernina

Trenino rosso del Bernina

Tirano, 26 febbraio 2020 - L'economia italiana trema e la pandemia asiatica mette in ginocchio il turismo valtellinese. Gli operatori non sorridono: viaggi annullati, prenotazioni disdette. Ad accusare il colpo anche il Trenino Rosso del Bernina. Siamo nell'occhio del ciclone. Nel tiranese, però, c'è chi non ci sta, fa la conta dei danni e lancia un accorato appello al Governo auspicando in tempestivi provvedimenti per contenere gli effetti negativi sul settore e per attivare ogni misura di supporto a tutela del comparto.

"Per la nostra economia locale, a livello turistico ma non solo, il danno è significativo - dichiara Dario Medde, titolare di Adrastea Viaggi T.O. operatore Incoming sul territorio e agente ufficiale delle Ferrovie Svizzere - Nelle ultime due giornate ci siamo bruciati il lavoro degli ultimi tre mesi. Il panico ingiustificato di tante persone ha portato alla cancellazione di molte prenotazioni anche sul Trenino Rosso. Aver paura di lasciare le grandi città per venire a visitare le nostre valli mi sembra decisamente eccessivo, ma ad oggi è la realtà dei fatti purtroppo. Il dito, ripeto, lo punto soprattutto contro chi parla di catastrofe".

Medde scatta una fotografia certamente non confortante. E siamo solo all'inizio. Come lui la pensano in molti operatori turistici valtellinesi. Si dà il caso che Tirano viva di turismo e i timori risultano ben comprensibili. La paura maggiore è che l'impatto del coronavirus sull'economia del turismo possa andare a colpire ancor di più il flusso dei viaggiatori del Trenino Rosso che, lo ricordiamo, è il principale gancio turistico e la più preziosa risorsa del territorio. "La situazione è certamente preoccupante - continua Medde - visto il numero di cancellazioni arrivate in questi giorni. Dalla maggior parte dei casi arrivano dalla Lombardia e nella zona del milanese, proprio in quella zona si sono lasciati prendere dal panico in maniera esagerata. Io lancio un appello affinchè il lavoro di noi operatori e quanto costruito in questi anni non vada perduto. Ci si rende conto di quanto sia vulnerabile questo comparto? Le notizie che creano ingiustificati allarmismi portano sempre a conseguenze inimmaginabili. L'attuale situazione che si è venuta a creare non va sicuramente sottovalutata e concordo nel dire che la salute viene prima di ogni altra cosa. Detto questo però ritengo che il danno economico causato dalla gestione di questa problematica sia enorme mentre la gravità del virus sia stata enfatizzata in maniera esagerata. Incomprensibile la presa d'assalto dei supermercati per svuotare gli scaffali. Fatico inoltre a capire la chiusura alle ore 18:00 dei bar visto che in molti casi non corrisponde al periodo di maggior afflusso di persone. Di contro i ristoranti e le pizzerie sono regolarmente aperti.Quest'ultima è sicuramente una buona notizia che sta a significare, evidentemente, che il problema non è poi così grave".