Coronavirus, Istituto Alberti di Bormio: un altro positivo

Una classe del corso “Accoglienza“ in quarantena. La scuola superiore bormina è tra le più colpite

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Un altro caso di Covid 19 all’Alberti, mentre il servizio “drive through” prosegue all’interno di appositi container per combattere il freddo. L’Istituto bormino, suo malgrado, è uno dei più colpiti dall’emergenza dovuta al virus, visto che dall’inizio dell’anno scolastico, un mese fa, sono state ben 5 le classi poste in quarantena su indicazione dell’Ats della Montagna, l’ente al quale "passa la palla" ogniqualvolta si verifica un caso di positività di uno studente e che, conseguentemente, decide sulla messa in isolamento dei compagni e delle compagne di classe dello studente positivo. L’ultimo è di ieri quando uno studente o una studentessa della classe 5ª della classe di Accoglienza turistica è risultato positivo al tampone. Intanto, gli ambulatori mobili allestiti all’esterno dei presìdi territoriali continuano a lavorare a pieno ritmo per effettuare i tamponi con il sistema “drive through”. Proprio in questi giorni, con l’arrivo dell’autunno e l’abbassamento delle temperature, i tendoni e i gazebo sono stati sostituiti con più comodi container dotati di riscaldamento ed elettricità. Per comodità gli utenti transitano a bordo dell’auto e non scendono per effettuare il test, tranne i bambini e le persone fragili che vengono ospitati all’interno del container, in uno spazio dedicato.

"Con l’arrivo della stagione fredda abbiamo ulteriormente implementato un servizio che già nei mesi scorsi aveva dato prova di grande efficienza - sottolinea il direttore generale di Asst Tommaso Saporito -, soprattutto per merito delle infermiere presenti e del coordinamento. L’aumento dei tamponi, in particolare per alunni, docenti e personale scolastico, ci ha trovato preparati a soddisfare tutte le richieste". L’installazione dei container è iniziata nei giorni scorsi e alcuni sono già operativi, come quello di Sondrio, che si trova nel parcheggio posto sul retro del Centro prelievi, un modello a tre moduli lungo nove metri, lo stesso per Chiavenna e Bormio, quello da due moduli è stato scelto per Dongo e Morbegno, mentre presso il presidio territoriale di Tirano i tamponi vengono effettuati all’interno della struttura. Fulvio D’Eri