Coronavirus, morta l’ospite di Ardenno: nuovo lutto all’Ambrosetti

L’anziana era risultata positiva ai due tamponi effettuati nei giorni scorsi. Intanto nella Casa di riposo di Morbegno si alza ancora il numero delle vittime

La Casa di riposo Ambrosetti-Paravicini di Morbegno

La Casa di riposo Ambrosetti-Paravicini di Morbegno

Ardenno, 21 aprile 2020 -  Nella notte tra domenica e lunedì, nella Casa di riposo di Ardenno, è venuta a mancare l’ospite – già risultata positiva al Coronavirus – le cui condizioni avevano destato preoccupazione negli ultimi giorni. La paziente deceduta era una delle 5 a cui cui erano stati fatti i tamponi e che, purtroppo, erano risultati tutti positivi.

"Notizia attesa ma non per questo meno dolorosa", dice il sindaco Laura Bonat. Al lutto della Rsa va aggiunto anche quello di un altro residente del Comune ricoverato nella Casa di riposo di Morbegno. "La nostra vicinanza – conclude Bonat – vi arrivi, seppur distanziata". Sono 46 i decessi avvenuti nella Rsa Ambrosetti-Paravicini di Morbegno nei primi 18 giorni di aprile. "Da domenica 12 aprile – sottolinea il sindaco di Morbegno, Alberto Gavazzi – nella nostra Casa di riposo ci sono stati 15 decessi". Intanto, nella Casa di riposo di Civo si sarebbero registrati nuovi casi di positività. Nei giorni scorsi i tamponi avevano indicato 5 casi tra gli anziani a cui se ne vanno ad aggiungere altri due tra il personale. Difficile, per ora, capire con esattezza la reale situazione tra le mura della Casa di riposo di Roncaglia, gestita dalla “Sacra Famiglia”. Ciò che è certo è che il virus è riuscito a penetrare nella Rsa anche se, per ora, non dovrebbero essersi verificati decessi legati al Covid-19. La Residenza per anziani di Sondrio, invece, sembrerebbe essere riuscita a tenere sotto controllo il contagio.

Nelle ultime settimane, infatti, sarebbero solo 4 i decessi nella struttura – meno di quelli avuti lo scorso anno nello stesso periodo – e solo due sarebbero da imputare al Covid-19. "Questo virus – rileva il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini - ha aggredito con drammatica sistematicità le persone anziane, in particolare quelle affidate alle cure e all’assistenza delle Case di riposo. Non è successo in quella di Sondrio, dove gli amministratori sono riusciti a far fronte all’emergenza sanitaria in maniera egregia, proteggendo nel migliore dei modi gli anziani ospiti". Importante non abbassare la guardia: "La situazione – ricorda - resta difficile poiché, nonostante i comportamenti adottati, il virus subdolamente si è insinuato anche nelle nostre residenze per anziani, ma le opportune misure di isolamento subito istituite hanno consentito di impedirne la diffusione. Nel pieno dell’emergenza Covid-19, la costante interlocuzione e la fattiva collaborazione della Casa di riposo con l’Ats e il Comune hanno consentito di focalizzare le necessità e gli interventi da promuovere per tutelare gli ospiti. I problemi non sono mai stati sottaciuti ma, anzi, evidenziati, per trovare le migliori soluzioni nel minor tempo. Questa attitudine al confronto e all’analisi ha permesso di contenere le problematiche, di ridurre al minimo i contagiati e di evitare i decessi".