Con il pancione in fuga dalla guerra, nasce Yana

Fiocco giallo blu all’ospedale di Lecco dopo un viaggio di 1.500 chilometri per la salvezza. "Ha riempito di gioia i nostri cuori"

Migration

di Daniele De Salvo

Un fiocco giallo-blu in ospedale a Lecco. È quello della piccola Yana, nata sabato scorso, festa del papà, lontana dal suo di papà perché mamma Ivanna per mettere al sicuro lei e la sua sorellina più grande ha dovuto lasciarlo per scappare lontano dalla guerra. Mamma Ivanna è fuggita con Yana nel pancione di 8 mesi e mezzo e la sorellina più grande di 8 anni in braccio allo scoppio delle prime bombe perché Ivano-Frankivsk, che si chiamava Stanislav, è stata una delle prime città dell’Ucraina finite sotto tiro dei militari russi. Con loro c’era anche un amica di mamma Ivanna i suoi due figli di 7 e 13 anni. Il viaggio per la salvezza è stato lungo, estenuante e pericoloso: è durato tre giorni e due notte per per 24 ore sono rimasti bloccati al confine con l’Ungheria, con il timore di essere rimandati indietro. Fortunatamente hanno poi potuto proseguire tutti insieme per l’Italia, prima a Padova e infine per Verano Brianza, provincia di Monza, la loro meta, da dove però settimana scorsa mamma Ivanna ha dovuto intraprendere un altro viaggio, quello per l’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, dove il 19 marzo è nata la piccola Yana. La bimba è nata alle 7.58 e pesava 3,230 chilogrammi. Suo papà non ha ancora potuto abbracciarla, baciarla, coccolarla: è ancora in Ucraina, dove è rimasto a difendere la propria patria. Ha visto e continua a vedere la piccola Yana solo attraverso lo schermo di uno smartphone. Intanto bimba e mamma sono stati dimessi e sono tornati a Verano. "Il sorriso della piccola Yana e la tenerezza di mamma Ivanna hanno riempito di gioia i nostri cuori – commenta commossi dall’Ostetricia dell’Alessandro Manzoni – Sono un segnale di speranza nella tristezza di questi giorni segnati dalla guerra in Ucraina". "Ivanna non è venuta qui da sola per scelta – racconta l’ostetrica Raffaella Spotorno che ha fatto nascere Yana -. Questa situazione è veramente crudele. Abbiamo tutti cercato di farle sentire come se fossero a casa loro".