La Comunità montana si rinnova Pini in pole position, ma è polemica

Ombre sul leghista che dovrebbe essere indicato come presidente

Annamaria Saligari ex presidente della Comunità montana di Tirano

Annamaria Saligari ex presidente della Comunità montana di Tirano

Tirano, 28 dicembre 2015 - Oggi, nella sede della Comunità montana di Tirano, è in programma un’assemblea nel corso della quale potrebbe essere eletto il nuovo presidente dopo le recenti dimissioni di Annamaria Saligari e la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dai Comuni di Tirano, Villa di Tirano, Grosio, Mazzo, Sernio, Tovo Sant’Agata e Bianzone. Il nome più gettonato sul quale convergono le voci di queste ultime ore, come successore della bionda Saligari, è quello di Gianantonio Pini, 55 anni, titolare di una società specializzata in impianti elettrici industriali e civili, militante della Lega Nord, assessore nel Municipio di Grosio, consigliere provinciale di maggioranza nell’esecutivo guidato da Luca Della Bitta e ormai ex assessore della Giunta Saligari da cui è partita la bufera che ha travolto la presidentessa. Sempre secondo le indiscrezioni il vice dovrebbe essere un esponente dei tre Comuni che prima sedevano sui banchi dell’opposizione, ossia Bianzone, Sernio e Tirano, e il nome più accreditato è quello di Severino Bongiolatti, vicesindaco di Sernio. Un’altra importante carica sembra destinata all’attuale primo cittadino di Tirano, Franco Spada (Pd), o a diverso pubblico amministratore da lui indicato a cui toccherebbe l’importante ruolo di assessore al Turismo. Spada ha di recente sottolineato che quanto avvenuto in Cm è riconducibile a una crisi interna alla maggioranza e che ora, alla luce anche della crisi, si impone un cambiamento del ruolo della Cm che deve essere più vicino alle necessità della popolazione.

Il sindaco Franco Spada

Riteniamo abbia pienamente ragione il numero uno del più importante Comune dell’area. Facciamo, invece, più fatica a comprendere come si possano conciliare questi buoni propositi con l’affidamento della guida dell’ente comprensoriale a una figura che, a tutti gli effetti, risulta un “pregiudicato”. Dalle carte in possesso de “Il Giorno” risulta infatti che Gianantonio Pini il 12 novembre 2014 abbia patteggiato davanti al gip Fabio Giorgi del Tribunale di Sondrio l’applicazione della pena a 4 mesi di reclusione e 80 euro di multa per truffa. Pena poi sospesa. Pini era imputato dell’articolo 640 del Codice penale perché “nella sua qualità di legale rappresentante della società Sagi snc con artifizi e raggiri consistiti nell’attestare falsamente, con riferimento all’esercizio sociale 2006, che l’occupazione media mensile relativa all’unità locale interessata da programma era di 16 unità lavorative, mentre in realtà era di sole 7-8, indusse così in errore Centrobanca-Banca di Credito Finanziario e Mobiliare Spa, con sede a Milano, ottenendo l’erogazione della seconda quota di contributo pari a 8.333,66 euro, procurando a se stesso un ingiusto profitto” e corrispondente danno patrimoniale alla predetta Banca erogatrice.