Bormio e Livigno: comprensorio unico, un sogno proibito

Sondrio, il presidente della Provincia Elio Moretti: "Impossibile realizzare il progetto per le Olimpiadi, concentriamoci su altro"

Il piano Gasser rispolverato dopo anni di silenzi non può essere attuato entro il 2026

Il piano Gasser rispolverato dopo anni di silenzi non può essere attuato entro il 2026

Sondrio  Piano Gasser attuato prima del 2026? Impossibile o quasi. Nel corso della prima conferenza di valutazione ambientale strategica, sono entrati in scena più volte i domini sciabili e in particolare il progetto o, meglio, il grande sogno del comprensorio unico dell’Alta Valle. Un collegamento da Livigno a Santa Caterina Valfurva, passando per Valdidentro e Bormio, operato attraverso la realizzazione di 10 nuovi impianti che permetterebbe a tutta la zona di essere ancor più competitiva in chiave turistica con i comprensori turistici italiani e europei. Il famoso piano Gasser, dal nome dell’ingegnere che l’ha sviluppato nel 2016, è un’opera che si spera prima o poi venga realizzata. Un’idea che è stata sostenuta a gran voce, in questo ultimo periodo, da parecchi attori tra i quali gli impiantisti, i Comuni dell’Alta Valtellina, la Cm dell’Alta Valle, l’Apt Livigno e altre numerose associazioni di categoria. Il piano Gasser prevede una serie di lavori, per oltre 100 milioni, per creare i collegamenti da Livigno a Oga (collegamento diretto) e quello tra Oga e Bormio (collegamento indiretto perché i due versanti sciistici sono su due sponde diverse divise da una "pianura").

E poi ci sarebbero i tre impianti nei pressi del Sobretta per collegare Bormio e Santa Caterina. Un lavoro lungo e difficile (anche solo per avere le autorizzazioni e per le pratiche burocratiche), poco realistico nel breve periodo. "E’ un progetto molto ambizioso – dice il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti – che sicuramente permetterebbe al comprensorio dell’Alta Valtellina di essere competitivo ai massimi livelli. La valenza è ottima. Detto questo bisogna anche essere realisti e dire che è di difficile realizzazione, in tempi brevi, perché sul territorio dell’Alta Valle, così come in altri della nostra bellissima provincia di Sondrio, ci sono tanti, tantissimi, vincoli di natura ambientale. Parte della stessa è poi sul territorio del Parco Nazionale dello Stelvio dove esistono ulteriori limitazioni. Realisticamente la vedo durissima che si possa realizzare il piano Gasser prima delle Olimpiadi 2026. E’ un’idea valida ma ritengo che, in chiave olimpica, in questo momento dobbiamo concentrarci su quegli importanti progetti che abbiamo individuato e che andremo a realizzare per ospitare al meglio questo grande evento. Opere viabilistiche essenziali che poi rimarranno nel tempo…".